COM.PACK.news

La rivista online sull'eco-packaging |Abbònati al bimestrale

Luca Maria De Nardo

Condividi l'articolo su:

Automazione / Mercati

MG2: collaudo remoto per Gustav Klein

Luca Maria De Nardo

Condividi l'articolo su:

MG2 remote FAT 2

MG2 ha condotto in periodo Covid-19  e in remoto l'esecuzione del test di accettazione di una macchina destinata al cliente Dr. Gustav Klein GmbH & Co.KG, azienda del gruppo Alpen Pharma, specializzata nella produzione e distribuzione di medicinali a base di erbe e prodotti omeopatici. Con un export in oltre 20 paesi in tutto il mondo, l’azienda lavora a stretto contatto con società farmaceutiche nazionali e internazionali come contoterzista.

La macchina è una MG Compact, con velocità massima di 48.000 capsule all’ora, due gruppi di dosaggio per polveri e pellets con relativi formati di dosaggio, due formati capsula e un sistema controllo peso statistico SWC. La tecnologia MG2 è stata acquisita dal cliente per riempire capsule con prodotti fitofarmaceutici e nutraceutici. Dr. Gustav Klein ha acquistato la macchina in prossimità della crisi COVID. Il FAT e la validazione del prodotto hanno quindi richiesto la definizione di una procedura a distanza, per permettere alla linea di essere operativa (F.A.T.=Factory Acceptance Test).

“In questo primo FAT abbiamo usato due telecamere”, racconta l’Ing. Fabrizio Buffoni, Area Manager MG2, “una fissa e una montata sull’operatore. La tecnologia indossabile permette a MG2 di mostrare tutte le componenti acquistate dal cliente.  La procedura live corrisponde in tutto al protocollo di accettazione in fabbrica che applichiamo abitualmente. Essa permette, infatti, di verificare che l’ordine sia conforme e che la macchina operi correttamente.  In questo caso specifico, il cliente ha richiesto di pesare alcune delle sue capsule, una volta terminato un lotto di produzione. Le capsule sono state quindi raccolte in tre fasi nell’arco di un’ora di produzione: inizio, fine e a metà del lotto, pesate ad una ad una, successivamente svuotate e pesate ancora, vuote. L’obiettivo”, prosegue l’Ing. Buffoni, “è stato quello di dare evidenza al cliente che il prodotto contenuto all’interno della capsula fosse conforme alle attese.”

La procedura da remoto, che copre tutte le fasi indispensabili alla corretta esecuzione di un FAT, prevede la condivisione di tutti documenti sia di collaudo sia di conferma d’ordine, seguendo rigorosamente quanto viene visualizzato dalle due telecamere. I batch report elaborati dalla macchina sono stati messi a disposizione del cliente in real time, superando così i limiti oggettivi legati alla distanza. Anche la registrazione del test, della durata di 3 giornate lavorative da 8 ore, va nella direzione di offrire tutti gli strumenti necessari alla valutazione oggettiva da parte del cliente.

“Un elemento chiave del FAT è la valutazione oggettiva del corretto riempimento della capsula”, continua l’Ing. Buffoni, “aspetto di cui, nel caso del cliente Dr. Gustav Klein, è stata data evidenza con due test specifici: il controllo peso SWC, che testa una capsula ogni 20 secondi circa ed è stata parte integrante della fornitura, ed un ulteriore controllo statistico richiestoci dal cliente. Nello specifico abbiamo pesato manualmente le capsule su di una bilancia davanti la telecamera, garantendo così massima affidabilità e oggettività del processo di riempimento”.