Calendari dell’avvento? Effimeri sì ma riciclabili. Quindi, tutto cartoncino e cartone per le ‘scatole sorpresa’ di fine anno: ma come adattare questo iper-packaging a un progetto ‘plastic free’?
Tecnocart di Cerano, specialista nel packaging editoriale (collezionabili e one shot) e promozionale (espositivo da terra e da banco, da ricorrenza e ‘limited edition’) sta completando in questi giorni la campagna natalizia dei calendari di fine anno. Quattro sono le tendenze che si sta consolidando in questo settore a metà fra il promozionale e il packaging da ricorrenza: aumento dell’effetto sorpresa, elevata riciclabilità dei componenti, maggiore durabilità, destagionalizzazione.
Effetto sorpresa
“La memorabilità e l’effetto sorpresa non è solo nel prodotto associato ad ogni giorno e nel progetto grafico: occorre puntare alla forma – spiega Isabella Cerri, responsabile vendite – Uno dei progetti più complessi che stiamo allestendo è un calendario non religioso, nell’area dello sport: per il secondo anno consecutivo, è stata scelta una struttura sia appendibile sia da tavolo, a due battenti: una sorta di ‘polittico’ laico e contemporaneo, dove al posto di madonne e santi ci sono le divinità sportive, da scoprire giorno dopo giorno."
Riciclabilità dei componenti
Rispetto al progetto dell’anno precedente, è stato richiesto di sostituire il supporto in polistirolo rigido termoformato e il film di polietilene termoretraibile di protezione: per il primo elemento, Tecnocart ha realizzato una base in cartone ondulato spessa 1 cm accoppiata ad un cartone da 0,8 cm fustellato con 12 + 12 scomparti, mentre come alternativa al film termoretraibile è stato scelto un astuccio in cartoncino. “Le possibilità di creare alternative ai materiali polimerici sono numerose – sottolinea Cerri – Richiedono tempi e costi di progettazione e produzione maggiori ma anche l’effetto finale di sorpresa è coerente con l’investimento.”
Maggiore durabilità
Il calendario dell’Avvento diventa complemento d’arredo al pari di albero e presepe, ma si caratterizza come oggetto laico: un packaging emozionale, una surprise box che scandisce il tempo rimanente, un count down che tuttavia non termina il 25 dicembre. “Le aziende ci chiedono strutture e materiali riciclabili sì, ma di qualità strutturale e grafica capace di andare oltre le festività, con prezzi finali al consumatore che possono superare a volte anche i 150 €. E i materiali cellulosici – conferma Isabella Cerri – hanno il vantaggio di poter creare piccoli teatri dove vanno in scena sogni e magie di fine anno, che si sia adulti o bambini non fa differenza. A questo punto, buttarli nella differenziata dopo il 6 gennaio diventa sempre più difficile per la loro alta qualità estetica.”
Destagionalizzazione
Con i suoi quarant’anni di attività, Tecnocart è un osservatorio delle tendenze e dei cambiamenti nel settore dei prodotti da ricorrenza: in passato concepito come passatempo per i più piccoli, il calendario dell’Avvento si è laicizzato per non creare disagio ed esclusione alle persone non religiose.
Non solo Natale?
Persi i simboli della tradizione, si preferisce chiamarlo ‘surprise box’ o ‘season’s box e proporlo a tutti, senza confine d’età, sesso e preferenze di consumo. Packaging che contiene altri packaging, il calendario ‘di stagione’ contribuisce a creare l’atmosfera domestica in un crescendo di attesa ed emozioni. Ma è solo il Natale a giustificare questo nuovo oggetto liturgico? “In realtà aumentano i progetti di edizioni speciali in determinati periodi dell’anno: oltre alla Pasqua, la Festa della Mamma e del Papà, Hallowen, la Festa della Donna e San Valentino – conferma Isabella Cerri – Anche se è solo il Natale a caricarsi di aspettative che giustificano un investimento così importante, in realtà ciò che vediamo dal tipo e dalla quantità di nuovi progetti è la fuga dal quotidiano, la voglia di festa, un nuovo concetto di ricorrenza trasversale a temi, fasce d’età, momenti dell’anno.”
È una tendenza in crescita, testimoniata anche dal fenomeno dell’anno internazionale, della giornata internazionale. Insomma, effimere sì le surprise box, ma sempre più presenti se non nella vita di tutti i giorni, nella vita di tutti i mesi. Ed in questa tendenza, i materiali cellulosici, più costosi ma anche più durevoli ed ambasciatori ideali della marca, hanno una marcia in più relativamente ai tempi di esecuzione ed all’effetto ‘wow!
Isabella e Marco Cerri, quarta generazione in Tecnocart di Cerano
