Il terzo segreto di Fatima è quanti cani ci siano in Italia, fra dichiarati, non dichiarati, residenti a vita nei canili e randagi. Sui motori di ricerca si trovano le cifre più assurde, e a questo punto vale anche la nostra stima: in un condominio urbano di 120 appartamenti ci sono 20 cani; nelle aree rurali e di provincia la percentuale sale e stimiamo quindi una media di 24 cani ogni 120 famiglie: il 20%. Quante famiglie ci sono in Italia? Sono 26 milioni, quindi per difetto dovrebbero esserci 5,2 milioni di cani. Secondo invece Legambiente si va dai 20 ai 30 milioni, ma Fediaf, la federazione europea dei produttori di alimenti per animali, ne stima essercene 8,8 milioni.
Anziché dare i numeri, diamo la tendenza del mercato, la pet extension: tutti gli alimenti per umani in versione canina e felina. Il senso di solitudine (reale, subita, o volontaria) fa mercato e spinge acquisti e adozioni, la disponibilità di spesa per i pet e di conseguenza anche il packaging. A ridosso della discussione e approvazione della legge di Bilancio 2023, un emendamento proposto da Michela Vittoria Brambilla del gruppo Misto prevede un bonus massimo per nucleo familiare di 900 € (è il caso estremo, che considera anche un valore ISEE molto basso) da destinare alla cura degli animali domestici. Passerà? Al mercato del pet food farà piacere, ma il fatturato crescerà anche se non sarà accolto.
