All’interno del congresso annuale della European accounting association, a Roma, Assirevi (associazione delle società di revisione legale) ha messo in luce alcune criticità sulla revisione in atto degli ESRS (european sustainability reporting standands). In particolare, una ancora limitata interoperabilità con i principali standard internazionali, regole applicative poco chiare, riferimenti talora ambigui al principio di "rappresentazione veritiera e corretta" e tempi troppo stringenti per la pubblicazione delle nuove regole.
"La rendicontazione di sostenibilità – ha sottolineato Gianmario Crescentino, presidente di Assirevi – deve essere una leva strategica, non un adempimento burocratico e di compliance. Per questo chiediamo all’EFRAG e alla Commissione Europea di semplificare, chiarire e armonizzare gli standard, ponendo attenzione alla coerenza con i framework internazionali e alla reale capacità delle imprese di applicarli in modo efficace. Per raggiungere questo obiettivo serve un confronto approfondito con le parti per garantire un processo di revisione delle regole equilibrato e qualitativamente adeguato".
Pur nella piena condivisione degli obiettivi generali di semplificazione, Assirevi evidenzia in particolare che l’interoperabilità degli standard ESRS con i principali framework internazionali risulta solo parzialmente realizzata, soprattutto a causa dell’assenza di strumenti operativi, documenti esplicativi ufficiali e tassonomie digitali comuni. In particolare, secondo Assirevi, è ancora limitato l’allineamento tra gli ESRS e gli standard internazionali adottati dall’ISSB (International Sustainability Standards Board) e dal SASB (Sustainability Accounting Standards Board).
Assirevi sottolinea che la mancanza di uniformità delle regole rischia di complicare il lavoro degli amministratori e dei revisori, e raccomanda una collaborazione più ampia e sistematica. Per questo l’associazione ritiene auspicabile che, nella redazione dei futuri standard, l’EFRAG e la Commissione Europea prevedano forme di trasposizione o adattamento al contesto europeo degli standard internazionali già esistenti, così da evitare l’introduzione di requisiti sovrapposti o divergenti.
Un’altra criticità segnalata da Assirevi è il fatto che gli ESRS contengono parziali riferimenti a un approccio di rendicontazione basato sul principio della "rappresentazione veritiera e corretta" (true and fair presentation). Tale principio, espressamente previsto per la rendicontazione finanziaria, non è tuttavia presente nella normativa sulla rendicontazione di sostenibilità della CSRD. In coerenza con gli obiettivi di certezza e semplificazione promossi dalla Commissione Europea, Assirevi propone pertanto di rimuovere dagli ESRS i riferimenti alla "true and fair presentation". Lo scopo è di evitare ambiguità applicative per le imprese e incertezze interpretative per i soggetti incaricati dell’assurance e in generale per gli stakeholder, soprattutto nell’attuale contesto in cui i principi posti a base della rendicontazione di sostenibilità sono ancora in fase di consolidamento, sia dal punto di vista tecnico che normativo.