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Imballaggi

GSICA / Il progetto iM PACK: biopack attivi dall’ulivo

Sviluppo di active packaging biodegradabili con estratti di foglie di ulivo tramite tecnologia supercritica

GSICA biopack attivi

Nell’edizione n. 71 di COM. PACK., l’articolo “Biopack attivi dall’ulivo: il progetto iM PACK. Sviluppo di active packaging biodegradabili con estratti di foglie di ulivo tramite tecnologia supercritica” approfondisce l’impiego di sottoprodotti agroalimentari come fonte di composti bioattivi finalizzati al potenziamento delle funzionalità di imballaggi biodegradabili.
Le discontinuità operative lungo la filiera di distribuzione degli alimenti generano volumi significativi di scarti, con conseguenze sia ambientali sia economiche.
In tale contesto, gli imballaggi attivi o active packaging consentono di valorizzare le proprietà dei materiali residuali, contribuendo al contempo alla riduzione dello spreco di prodotti freschi. Questa tipologia di confezionamento si distingue per la capacità di prolungare la shelf-life del prodotto confezionato: il materiale, infatti, rilascia in modo controllato composti funzionali, quali antimicrobici e/o antiossidanti, oppure assorbe elementi indesiderati come umidità, essudati o gas.
Il progetto iM-PACK si propone di sviluppare imballaggi attivi e biodegradabili mediante processi di estrazione e impregnazione con anidride carbonica supercritica (SC-CO2), adottando come agenti attivi estratti naturali derivati da sottoprodotti agroalimentari. In particolare, le foglie di ulivo (Olea europaea L.) sono state selezionate per l’elevato contenuto di composti fenolici, noti per le loro proprietà antiossidanti e antimicrobiche, risultando particolarmente promettenti nel migliorare le prestazioni dei materiali polimerici biodegradabili.
L'articolo fa parte della rubrica curata da GSICA, il Gruppo Scientifico Italiano di Confezionamento Alimentare che riunisce ricercatori, docenti, professionisti e tecnici italiani.
L'articolo è consultabile a pagina 22 a questo indirizzo.