Le quattro associazioni specialiste nell’automazione nei settori ceramica, legno, plastica e packaging hanno dato vita ieri 28 febbraio 2025 a Milano a Confindustria Macchine in occasione della loro prima assemblea eleggendo Riccardo Cavanna loro presidente. Complementare ma non concorrenziale a Federmacchine, il nuovo soggetto federativo punta a sviluppare in modo trasversale e comune nuovi servizi, attività di comunicazione e promozione, lobbying con altre federazioni italiane ed europeee, governi locale e comunitario; ed anche contribuire a progettare strumenti digitali negli ambiti manifattura, risparmio energetico, intelligenza artificiale.
Confindustria Macchine parte con una dote di 1.341 aziende associate, 69mila addetti, un fatturato aggregato di 18,3 miliardi (da preconsuntivi 2024, con un calo presunto del 3,6% rispetto al 2023), importazioni per 1,6 miliardi (-9,1%), esportazioni per 14 (-2,5%) e una bilancia commerciale attiva per 12,4 miliardi (-1,6%). Trainante nella compagine federativa è il peso delle vendite nel settore alimentare (34,5%), seguito dall’edilizia (18,6%), dal medicale (13,1%) e dall’arredo (11%).
Madrina e padrini al battesimo della nuova realtà sono stati tre vice presidenti di Confindustria Lara Ponti (Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG); Marco Nocivelli (Politiche Industriali e Made in Italy); Maurizio Marchesini (Lavoro e Relazioni Industriali). I tre vice-presidenti hanno aggiornato sulla situazione nazionale ed internazionale, sui rapporti con il governo, le parti sociali, l’UE e le federazioni analoghe di altri stati dell’Unione: un punto, quest’ultimo, tutto da sviluppare vista la convergenza di interessi e posizioni che potrà portare a maggiore incisività a livello di rapporti con le istituzioni e i mercati.