I criteri della direttiva europea sui rifiuti da imballaggio comprendono la prevenzione e il riutilizzo come prioritari. In che modo ciò si applica al commercio elettronico? Difficile usare i riutilizzabili nella consegna a domicilio, ma semplice se le consegne gradualmente si focalizzano sui punti di ritiro convenzionati. Si crede erroneamente che la consegna a domicilio sia il primo e più importante punto di forza del commercio digitale, quando in realtà sono ampiezza assortimentale, orari illimitati, prezzi bassi, possibilità di confronto, informazione aumentata e riscontri di altri utenti le vere priorità. Uno sconto a chi è disposto a rinunciare alla consegna a domicilio sposterebbe di molto le consegne mettendo le basi per la reverse logistics degli imballi secondari.
Questo approccio potrebbe diventare caratterizzante di forme di commercio digitale di stampo etico; ecco la riflessione di COM.PACK.news:
5 motivi per rinunciare alla consegna a domicilio e preferire il ritiro in punti convenzionati
- il 30% degli italiani è sovrappeso
- si alleggerisce la pressione sui corrieri e sull'ambiente
- si riduce il carico aggiuntivo di lavoro non retribuito sui portinai
- si crea un'opportunità di riqualificazione ai piccoli negozi al dettaglio colpiti proprio dal commercio elettronico, attenuando il rischio di desertificazione commerciale
- si favorisce il ricorso ad imballaggi secondari riutilizzabili prevenendo la formazione di rifiuti.