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Tecnocart / Forme e funzioni nuove nel settore editoriale

La 'sartoria' Tecnocart studia alternative ai termoformati per giochi, libri e collection

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Anche per i prodotti editoriali periodici e i giochi per bambini e adulti (veicolati da negozi digitali, edicole, librerie e scaffali dedicati nella GD) si comincia a considerare un diverso imballaggio: al posto del blister monovalva in PE o PVC saldato su cartoncino teso, aumenta l’interesse per le soluzioni tutte in cartoncino.

La conferma di questa tendenza arriva da uno degli specialisti dell’allestimento e confezionamento del settore editoriale, la Tecnocart di Cerano (NO). "Da cinque anni le aziende valutano sempre più due elementi – sottolinea Marco Cerri, alla guida insieme alla sorella Isabella dell’azienda di famiglia – Il costo dei termoformati contro quelli dei packaging cellulosici e il desiderio delle famiglie di rinunciare all’ennesima soluzione in plastica. Non solo: la ‘bonifica’ dalle plastiche arriva a coinvolgere anche i nastri adesivi nell’imballo secondario.”
Imballaggi di riviste per edicola Tecnocart
Nel 2020 la ricerca e la messa a punto di soluzioni è stata rallentata dalla minor presenza di addetti nelle imprese non strategiche, ora invece il focus sul cambio di materiale è tornato all’attenzione soprattutto dei grandi editori che dettano l’agenda dei prossimi anni. La tendenza riguarda tutti i prodotti, sia il mondo dei bambini.

“In stabilimento ci stiamo attrezzando per modificare il ciclo produttivo – spiegano i fratelli Cerri – Ieri si ricevevano i termoformati dai fornitori accreditati dai clienti e si effettuava il ‘matrimonio’ fra i tre elementi; oggi, il packaging dobbiamo produrlo noi, da un fustellato in grado di assolvere più funzioni: proteggere, impattare sui sensi senza la trasparenza, non ingombrare troppo a scaffale, garantire l’integrità, facilitare l’apertura ma non troppo e due opzioni per il fine vita: o riusare l’involucro, concepito come elemento del prodotto, o facilitare l’avvio a raccolta e riciclo.”

Quindi, cambio nei criteri di progettazione nell’ufficio tecnico e ogni prodotto una sfida: valutare cosa sia preferibile caso per caso. “Certamente un astuccio risolve, anche se con i limiti della non trasparenza e della dimensione del prodotto, ma sulle grandi tirature il termoformato vince ancora a livello di costi e di visibilità: la convenienza rimane fra i criteri di scelta del materiale, ma non è al primo posto. L’equazione è: il cartoncino è funzionale a sottolineare costo e valore maggiore del contenuto.”
Tecnocart scatola multiformato salvaspazio