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Tecnocart / Vestire le eccellenze con soluzioni cartotecniche

Rigidi ma altamente flessibili: il doppio vantaggio dei cellulosici a contatto con bottiglie d’autore

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Ciò che ci candida a partner adatto alle aziende vitivinicole italiane è la nostra capacità di eseguire, ed anche creare, soluzioni cartotecniche molto personalizzate, fornire precisione e qualità grazie allo spirito famigliare che guida l’azienda e che permette flessibilità e ricerca di soluzioni a problemi complessi”.
È il commento di Isabella Cerri, responsabile marketing e commerciale di Tecnocart di Cerano al ritorno da una serie di visite in aree vitivinicole vocate del nord Italia. “Di recente abbiamo ricevuto due ordini importanti per tipo di prodotto e di notorietà di marca su progetti di accoppiamento, fustellatura e incollaggio – precisa Cerri – per i quali erano richieste appunto alta qualità e precisione. Insieme a mio fratello Marco, direttore di produzione, abbiamo constatato quanto le imprese vitivinicole necessitino di soluzioni per presentare, spedire, comunicare il vino: quindi, non solo scatole, ma anche altri tipi di supporto che Tecnocart produce abitualmente in un settore fortemente esigente su qualità e tempistiche: quello dei prodotti editoriali periodici, limited edition, collection da edicola, per bambini come per adulti”.
Lavorando da decenni con i leader di questo mercato, Tecnocart ha sviluppato competenze tecniche e gestionali adatte ad un target di imprese anche medio-piccole ma caratterizzate da tirature limitate, lavorazioni cartotecniche (non di stampa) complesse, consegne a ridosso di campagne ed eventi. La preziosità, robustezza e flessibilità in termini di design dei materiali cellulosici si sposa con i prodotti vitivinicoli: “Ogni produttore di vino, tuttavia – aggiunge Isabella Cerri – non si accontenta di soluzioni standard, ma ricerca l’originalità, che non necessariamente ha costi troppo elevati rispetto alle soluzioni a catalogo. La memorabilità di prodotto, insomma, si gioca a partire dal packaging, per arrivare fino alla degustazione e al riacquisto”.
Con oltre 310mila aziende agricole, 45.600 aziende vinificatrici, 1800 imprese industriali, 14 miliardi di fatturato e un tasso medio annuo di crescita fra 2020-2025 di quasi l’8%, l’Italia vanta il patrimonio vitivinicolo più consistente del mondo, pur con alcune fragilità, fra le quali una superficie media di poco superiore ai 2 h per azienda e vendite a volume di appena il 4% nell’emergente canale dell’e-commerce. Il progressivo processo di selezione fra imprese e prodotti, e di costruzione di un’identità forte passa anche per l’imballaggio cartotecnico.