Lo scorso 27 settembre, in occasione del Salone Del Gusto 2024 e Terra Madre a Torino, Consorzio Ricrea ha presentato a operatori e appassionati dell'articolata filiera dell'alimentazione sostenibile un libro di ricette creative che punta a sviluppare sensibilità verso i prodotti alimentari conservati in acciaio come ingredienti di qualità, in contenitori ad alta tenuta di caratteristiche sensoriali, nutrizionali e ambientali.
In collaborazione con il direttore di Slow Food, editrice del volume, il presidente di Ricrea Domenico Rinaldini ha presentato obiettivo e contenuti del volume Cucina-Crea e Ricrea-Ricette della tradizione italiana. 17 antipasti, , 37 primi, 69 secondi, e 93 dolci compongono la rassegna di 110 pagine, illustrata con il risultato di ogni ricetta vicino agli imballaggi che contengono gli ingredienti: quelli in banda stagnata lasciano sul campo un materiale secondario che ritorna facilmente nella filiera italiana dell'acciaio grazie al riciclo.
Ma ancor prima del secondo ciclo di vita, in molte ricette il packaging svolge un'altra funzione, quella di presentazione: è il caso della prima, il Bagnun di acciuge, che richiede due scatole da 1 kg l'una: acciuge e pelati. Sposati con prezzemolo, aglio, cipolla e carota soffritti, creano un bagnetto da servire in tavola nelle due 'tolle', accanto ai crostini.
Assaggi di ricette per i presenti realizzate in diretta e un finale inedito: il gelatiere torinese Marchetti ha 'raffreddato' l'ancor calda giornata con una delizia al caffé servita in barattolini di banda stagnata. Dulcis in fundo...della scatoletta, ovviamente. D'altronde, il gelato, fra carretti del secolo scorso, draghi dorati per richiamare i bambini, vasche a cilindro e rettangolari, spatole e cucchiai, coppette a coppa di champagne per i tavolini all'aperto e cucchiaini creato apposta, è sempre stato prodotto e servito con l'acciaio. Se il burro viaggia nella banda stagnata, perché no il gelato? A Marchetti l'ardua sentenza.
