Capita che qualcuno sollevi ancora dubbi e timori sul contatto fra alimenti e contenitori di alluminio, su possibili migrazioni di metallo verso il cibo contenuto: le perplessità riguardano soprattutto le vaschette, protagoniste soprattutto della nostra estate, quando contengono prodotti di gastronomia, piatti pronti, piatti d'asporto, barbecue, doggy bag, street food. Consorzio CIAL rammenta i 5 attori che insieme , ciascuno per la sua parte, contribuiscono alla sicurezza e alla sostenibilità dell'alluminio a contatto con gli alimenti.
Il parere scientifico
Secondo L’Istituto Superiore di Sanità, che ha pubblicato nel dicembre 2019 lo studio sull’esposizione del consumatore all’alluminio per contatto alimentare, l’uso corretto di utensili e imballi in questo materiale è sicuro per la salute dei consumatori. Inoltre, l’alluminio è naturalmente presente in molti alimenti e nei farmaci.
Cosa dice l'UE
EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) indica il limite di assunzione settimanale di alluminio in 1mg/kg di peso corporeo (un milligrammo è un millesimo di grammo), ma.gli studi effettuati su alimenti e preparazioni, anche in condizioni estreme, dimostrano che è molto difficile superare le soglie stabilite.
Cosa dice l'Italia
In Italia, a livello legislativo, il Decreto 76 del 18 aprile 2007 regola le condizioni di utilizzo (in particolare, l'articolo 6): la maggior parte delle vaschette di alluminio non vanno messe a contatto con cibi fortemente acidi o salati, e non vanno utilizzate oltre le 24 ore per conservare cibi (se non a temperatura refrigerata). Ne consegue che la maggior parte delle vaschette non vanno lavate con detergenti o in lavastoviglie e poi riutilizzate a contatto con il cibo. Sono quindi monouso e vanno utilizzate seguendo l'indicazione specifica che ogni produttore è tenuto per legge a indicare nell'etichetta.
Cosa fanno i produttori
Alcuni produttori di imballaggi e contenitori in alluminio per uso alimentare producono anche vaschette verniciate protette con un coating polimerico specifiche eidonee per conservare i cibi acidi e salati. In generale, i produttori dels ettore adottano dal 2004 le GMP-Buone Pratiche di Fabbricazione, basate sul principio che qualunque materiale che va a contatto con l’alimento non deve cedere sostanze nocive, non deve cambiarne la chimica o apportare cambiamenti delle caratteristiche organolettiche. In più l’industria dell’alluminio ha predisposto anche le linee guida volontarie, condivise con l’Istituto Superiore di Sanità, che hanno l’obiettivo di tutelare la salute del cittadino, con dichiarazioni di supporto e conformità.
Cosa devono fare i cittadini
CIAL, per garantire uso e riciclo corretti delle vaschette, raccomanda di:
1-leggere sempre le istruzioni d'uso
2-non superare le condizioni indicate per legge dal produttore (tipo di alimenti,, temperature, ecc.)
3-svuotare le vaschette dal contenuto residuo
4-ridurne il volume
5-avviarle al contenitore per la differenziata previsto del proprio Comune
Una vaschetta, ricorda CIAL, pesa quanto una lattina e spesso si accompagna proprio a quest'ultima per un pasto veloce. Insieme sono fra i contenitori più leggeri al mondo nel rapporto peso, prestazioni e volume dell'alimento (o della bevanda) e sono realizzati in un materiale 'permanente' che, se riciclato, richiede molta meno energia rispetto alla produzione basata su alluminio primario.