Di imminente pubblicazione su Environmental Pollution - Volume 267, December 2020, 115609 è un contributo sull'inquinamento da plastica connesso alla stampa 3D, riconosciuto come un grave problema ambientale: le stampanti tridimensionali in resina hanno aumentato il loro utilizzo e la loro popolarità in tutto il mondo mostrando una vertiginosa crescita delle vendite annuali. Tuttavia, questa tecnologia è anche l'origine della generazione di residui dalla procedura di pulizia con alcol alla fine di ogni stampa.
La miscela di alcool/resina può originare involontariamente particelle di plastica molto piccole che normalmente non vengono smaltite correttamente e, di conseguenza, potrebbero essere facilmente rilasciate nell'ambiente. In questo lavoro, viene riportata la generazione di nanoparticelle dalla procedura di pulizia della stampante 3D e la loro caratterizzazione fisico-chimica. Particelle di plastica di dimensioni nanometriche si formano facilmente quando i residui di resina vengono sciolti in alcool e posti sotto i raggi UV della luce solare. Le nanoparticelle possono agglomerarsi nell'acqua di mare mostrando un diametro idrodinamico medio intorno a 1 μm, mentre rimangono disperse in acqua ultrapura, mostrando un diametro idrodinamico di ≈300 nm. Le nanoparticelle formate hanno mostrato un punto isoelettrico vicino al pH 2, che può facilitare la loro interazione con altri inquinanti caricati positivamente.