Un recente studio pubblicato su Journal of Hazardous Materials è dedicato ai bicchieri di carta monouso e al comportamento della pellicola idrofobica composta principalmente da plastica (polietilene) e talvolta da copolimeri. L'obiettivo di questo studio era valutare la degradazione delle pellicole a seguito dell'esposizione all'acqua calda (85–90° C). A causa del deterioramento delle pellicole, ioni come fluoruro, cloruro, solfato e nitrato vengono rilasciati nell'acqua contenuta nei bicchieri di carta. Sono state identificate e quantificate le particelle di microplastiche che migrano nel liquido. La microscopia a fluorescenza ha indicato il rilascio di circa 25.000 micron di particelle microplastiche in una tazza di acqua calda in 15 min (100 ml) mentre le micrografie elettroniche a scansione indicano 102 + 21,1 × 10 alla 6' particelle di dimensioni inferiori al micron/ml nello stesso volume di liquido. Metalli pesanti tossici come Pb, Cr e Cd sono stati rilevati nei rivestimenti che possono essere trasferiti nel liquido. L'analisi elementare mostra una diminuzione della percentuale di elementi come C, H e N (in peso) dovuta all'esposizione all'acqua calda. L'ingestione regolare di microplastiche, ioni e metalli pesanti durante il consumo della dose giornaliera di bevande calde come tè e caffè può esporre, nel lungo periodo, a potenziali rischi per la salute.
