Vivienne WestWood, casa di moda internazionale impegnata in programmi di riduzione degli impatti ambientali lungo tutta la supply chain, ha avviato un progetto di progressiva introduzione nella logistica italiana di un pallet in plastica 100% riciclata: è stata adottata GreenyPack, la linea di bancali ottenuti da rifiuti plastici riciclati al 100%, lanciata sul mercato nel 2019 da Simpool, startup italiana che offre innovazioni tecnico-ambientali e consulenze strategiche per la logistica abbinata agli imballaggi terziari.
Attraverso un contratto di 'Full Service & Long Term Rental', Vivienne Westwood utilizzerà nei prossimi 24 mesi il pallet Greenypack 80-120 Heavy Duty in plastica 100% rigenerata, ottenuto dalla raccolta, selezione e rigenerazione di imballaggi poliaccoppiati (polietilene, polipropilene, poliammide, carta e alluminio) altrimenti gestito tramite discarica o termovalorizzazione. Il pallet GreenyPack di Sympool è dotato di un doppio Tag RFID inserito all’interno della struttura componibile al riparo da urti e graffi, che consente una gestione e un monitoraggio real-time della Supply Chain durante tutte le fasi di carico, trasporto, consegna e stoccaggio a magazzino, una funzione particolarmente importante nel settore fashion perché consente ai clienti di verificare come vengono creati e confezionati i capi, ma anche dove vengono realizzati, quanta strada percorrono, come arrivano nei negozi, quali sono i fornitori.
"Il progetto rientra in un più ampio piano industriale che tende a gestire con maggiore attenzione tutta la nostra filiera produttiva - spiega Giorgio Ravasio, country manager Italia per Vivienne WestWood. L’introduzione nella nostra logistica di questo sistema di gestione è un'ulteriore tessera del mosaico che stiamo componendo da qualche anno e che intende mettere l’azienda nelle condizioni di prendersi consapevolmente cura di tutte le quotidiane attività che vengono svolte, da noi e dai nostri partner produttivi e distributivi, affinché impattino il più positivamente possibile sulle persone, sull’economia e sul pianeta.”