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Luca Maria De Nardo

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Automazione

SPS Italia: il web rafforzerà le fiere

Luca Maria De Nardo

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SPS ITALIA Digital Days

L’industria che riparte: digitale e automazione al servizio di resilienza e competitività: è il tema della tavola rotonda di apertura convegno dei Digital Days di SPS Italia, la serie di eventi che si terranno prossima settimana, dal 28 al 30 settembre previa registrazione alla nuova piattaforma di SPS Italia, che sarà appunto presentata durante la tre giorni. Ne parla con la redazione Francesca Selva, Vice President Marketing and Events di SPS Italia.

Convegni scientifici, tavole rotonde, un nuovo spazio digitale evoluto: è il frutto del lock down?

Il tutto nasce da una riflessione scaturita durante l’obbligo di distanziamento sociale che ha coinvolto anche l’edizione di SPS Italia 2020, ma non solo: l’idea è quella di un progetto interamente customizzato per questo settore che vada oltre l’emergenza e superi il concetto di fiera virtuale, che non ci interessa realizzare. È nel nostro DNA, fin dalla nascita di SPS Italia, quello di ‘fare una fiera’ che duri 365 giorni l’anno. E le numerose iniziative, da sempre lungo l’anno e in tutt’Italia, testimoniano il nostro impegno in questa direzione: tavole rotonde, incontro con espositori, incontri con visitatori, road show, convegni. L’obiettivo della riflessione è stato ‘come creare un’identità digitale che collegasse questo sistema di eventi fisici’: la soluzione è stata quella di una piattaforma di contatti con molteplici obiettivi: dare visibilità ai prodotti degli espositori, creare possibilità di incontro per esperti, ricercatori, progettisti e clienti. Durante i Digital Days presenteremo la piattaforma quale contenitore e portale di tecnologie, spazio per presentare eventi futuri, arena per i singoli eventi, convegni e tavole rotonde gestendo la transizione dalla versione digitale a quella fisica con gradualità e sicurezza.

Gli appuntamenti We Love talking di primavera sono stati una misura emergenziale?

Col nuovo anno riprenderanno nella forma fisica delle tavole rotonde tematiche: questa soluzione, che è stata temporanea, conferma l’intenzione di investire nella fiera fisica: non crediamo nella fiera ibrida. L’abbiamo testata direttamente anni fa ma si è rivelata una formula non idonea. L’incontro fisico e quello digitale sono momenti distinti, con logiche di fruizione, obiettivi, risultati e strumenti di marketing distinti. Ciò non impedisce, anzi è auspicabile, che si sostengano l’un l’altro.

Che cosa vi ha rivelato questo periodo di distanziamento?

Sicuramente non ci ha fatto ‘scoprire’ il digitale: è il tema della nostra manifestazione! E da sempre è uno strumento di promozione dei nostri eventi. Diciamo che il primo effetto è stato quello di sviluppare strumenti già utilizzati da noi in Italia e dalla casa madre Messe Frankfurt. Ricordo quando all’avvento di internet in molti profetizzarono la fine delle fiere…La rete è un alleato, non un concorrente. Poi, guardiamo la domanda: gli operatori vogliono incontrarsi, non solo interagire tramite videoconferenze. Insomma, intravvediamo un periodo di rinascita, di metamorfosi, non di crisi. La parola d’ordine è adattamento, non cambiamento.

Sta cambiando la modalità di interazione dei vostri pubblici, sia come industria fornitrice di tecnologie sia come visitatori?

Direi di no, sono pubblici già digitalizzati, orientati per strategia all’assistenza remota, al controllo digitale delle macchine, a tutti i processi e gli strumenti dematerializzati dell’industria. La piattaforma che sarà sperimentata fra pochi giorni è un miglioramento, un’evoluzione di strumenti già presenti e utilizzati dagli operatori.

Quale anticipazione sull’edizione 2021 di SPS Italia?

I temi saranno quelli della automazione avanzata, robotica, meccatronica, digitale e software, additive manufacturing. Il layout sarà molto diverso: vi sarà un padiglione in più rispetto a quella del 2019, due reception anziché una, proprio per dare garanzia di sicurezza, tre ingressi e preregistrazione obbligatoria, ampi parcheggi per dare autonomia nel raggiungere la fiera, ampi corridoi per garantire le distanze.