Due anni di credito d'imposta sui contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31 dicembre di quest'anno: basta versare un acconto del 20% dell'importo di acquisto e concordare la consegna entro 6 mesi, (comunque entro giugno 2023): è questa soltanto una delle misure previste dal governo nel Piano Nazionale Transizione 4.0 che si pone due obiettivi: stimolare gli investimenti privati e are stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023.
I nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni; la decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2020. Per gli investimenti in beni strumentali “ex super” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno; è ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali; per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni in luogo dei 5 anni previsti a legislazione vigente.
Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design e Green. Il Piano N azionale Transizione 4.0 prevede anche misure specifiche:
R&S: incremento dal 12% al 20% e massimale da 3 milioni a 4 milioni di Euro;
Innovazione tecnologica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni;
Innovazione green e digitale: incremento dal 10% al 15% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni;
Design e ideazione estetica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.
Sostegno anche all'aspetto più delicato, quello della cultura delle persone: infatti, il Piano Nazionale Transizione 4.0 prevede l'estensione del credito d’imposta alle spese sostenute per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori; è riconosciuto nell’ambito del biennio interessato dalle nuove misure (2021 e 2022).
Per approfondimenti: MISE-Piano Nazionale Transizione 4.0