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Imballaggi

Citterio / Da vaschetta a vassoio

Riduzione del 65% di plastica rispetto al packaging prodotti del marchio Taglio Fresco Citterio

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Citterio Green 1

C’è un brevetto dietro l’innovazione Citterio Linea Green, formata da 4 referenze di affettati senza conservati, con stagionatura minima di 18 mesi, da allevamenti italiani controllati anche in relazione al benessere animale.

Citterio ha studiato un vassoio in pura cellulosa che, opportunamente trattato con un rivestimento polimerico, dà rigidità al packaging, mantiene intorno ai 40 giorni la vita utile, non sconvolge i criteri espositivi nel canale al dettaglio e risulta automatizzabile nei sistemi di confezionamento in atmosfera modificata.
Citterio Green
L’innovazione non solo permette di ridurre di due terzi in peso il ricorso ai polimeri, ma riduce il volume di ingombro nelle unità di consegna e di carico, ottimizzando il consumo di carburanti per l’autotrasporto. L’uso di materiale è in generale ridotto rispetto al volume di prodotto. Inoltre, rivoluziona la ritualità: mantenendo la sequenza di scelta e acquisto grazie alla visibilità del prodotto e al formato piatto e rettangolare, viene introdotto un elemento di discontinuità: tagliato il lato corto del flowpack, si porta direttamente in tavola un vassoio sottile e leggero, del medesimo colore e lucentezza dei piatti. Il vantaggio in chiave ambientale è enfatizzato sul lato frontale della confezione.

Citterio e la plastica
Dal 2011 l’azienda ha intrapreso un percorso che ha già portato alla riduzione di circa il 25% della plastica delle vaschette di tutte le linee, permettendo ogni anno di risparmiare centinaia di tonnellate di imballaggi.
Inoltre, nel 2015 il pack della linea Bio ha avuto una riduzione di oltre il 60% di plastica, grazie all’utilizzo di un vassoio riciclabile nella carta. E recentemente per la linea degli Irresistibili Snack è stato sostituito il flow-pack plastico con uno in carta, smaltibile nella carta.

Alessandro Riva, direttore marketing, ha riposto ad alcuni quesiti della nostra redazione. L’innovazione di materiali per l’imballaggio eco-compatibile pone il problema dei maggiori costi. Vengono internalizzati? Oppure condivisi con il trade? Come avviene il dialogo con i buyer? Su quali aspetti fate leva?

Credo che al centro del tema vada messo sostanzialmente il consumatore. Se riconosce un benefit di prodotto, qualunque esso sia, è disposto a pagare un premium, ad attribuirgli un maggior valore per averlo purché sia rilevante.
Se il maggior costo fosse solo internalizzato dall’industria o dal trade verrebbe meno la sostenibilità economica e pertanto si disperderebbe solo valore, fatto salvo le eventuali economie di scala correlate agli aumenti dei volumi.

Il brand Citterio è conosciuto in tutt’Europa e una delle icone dei salumi Made in Italy: questa innovazione nel packaging sarà presentata anche nella linea dedicata all’estero?
Sì, il progetto sarà presentato sia in Europa sia negli Stati Uniti dove Citterio è ambasciatore della salumeria italiana e più in generale del Made in Italy. Le caratteristiche della gamma saranno le medesime per quanto concerne gli aspetti di innovazione del packaging mentre in relazione alla provenienza 100% italiana della materia prima potrebbe non essere utilizzato qualora non rilevante per il mercato di riferimento.

Quanto ha senso parlare di un approccio europeo al tema del packaging sostenibile? Ben 27 nazioni con una sola direttiva ma 27 modi di recepirla. Lei come gestisce questo problema?
Purtroppo con un aggravio di lavoro non indifferente, che comporta spesso e volentieri non immediate verifiche delle disposizioni legislative dei singoli stati o adattamenti a particolari aspetti normativi con le relative complessità gestionali ed economiche.
Citterio Green prosciutto cotto
Shelf life: se il trade fosse disposto a ridurre la richiesta dei giorni di durabilità stampati sulla confezione, anche l’industria potrebbe studiare materiali meno costosi e più riciclabili? Non crede che si potrebbe migliorare la rotazione del prodotto e di conseguenza la struttura e il costo dei materiali d’imballo?
È un tema interessante ma di non facile applicazione. Ridurre la shelf life di un prodotto comporta inevitabilmente un aumento della possibilità che i prodotti possono andare incontro alla scadenza con conseguenze economiche ma anche di spreco alimentare.
Questi problemi sarebbero evitabili solo se la previsione della domanda fosse molto puntuale e la produzione industriale in grado di seguire la domanda con grande flessibilità.
Non credo che su tutte le categorie di prodotto questo possa comportare l’equazione meno costoso e più riciclabile. Credo che la strada da percorrere sia invece cercare di ottimizzare i processi produttivi e i materiali di imballaggio per avere il miglior bilanciamento possibile tra shelf life, mantenimento dell’alta qualità che contraddistingue l’offerta di Citterio, costo di prodotto e posizionamento di prezzo al consumatore finale.

Investimenti per modifiche impianti, materiali, brevettazione?
Per la realizzazione di Green sono stati sostenuti rilevanti investimenti in termini di ricerca e sviluppo dei materiali più idonei alla realizzazione di una confezione che consentisse di raggiungere tre obiettivi: mantenimento dell’alta qualità del prodotto, riduzione significativa della plastica, contenitore igienicamente sicuro tale da poter essere portato direttamente in tavola. (vassoio). Sono inoltre stati sostenuti i costi relativamente al brevetto e all’adattamento della linea di confezionamento a livello industriale.

1958: Innovazione di pack: la vaschetta sottovuoto
L’azienda, tra le prime al mondo, inizia la produzione di affettati sottovuoto, rispondendo alle ultime esigenze dei consumatori e dando così vita a un’attività in linea con il progetto di innovazione iniziato dal suo fondatore.

1986: Il pack continua ad innovarsi: le vaschette in atmosfera protettiva
Citterio si impegna ad offrire ai suoi clienti un prodotto affettato pratico, ma con tutte le caratteristiche di quello fresco. Nascono così le confezioni ad atmosfera protettiva, che garantiscono fette morbide, soffici e profumate come appena tagliate.

2015: Innovazione di pack
Citterio lancia l’ecopack per la linea Bio, -60% di plastica e un vassoio in carta riciclabile.

2021
Lancio della nuova linea Green con pack riciclabile, che utilizza il 65% di plastica in meno.

Citterio Green vassoio