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NolPal / Montenegro, a noleggio solo nuovi EPAL

E' aumentata la sicurezza per il personale, sono state eliminate le tratte di rientro da vettori, e quindi le emissioni di CO2

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Nella seconda parte del 2020 Gruppo Montenegro, articolato in due divisioni ognuna multimarca nei settori alimenti e alcolici, ha avviato un processo di ottimizzazione nell’uso dei bancali EPAL per migliorare i flussi logistici, aumentare la qualità igienica delle unità di consegna, e non ultimo ridurre gli impatti ambientali legati al flusso logistico dei pallet, come parte dell’impegno crescente del gruppo in termini di sostenibilità. L’acquisto dei pallet fa capo a Virgilio Martelli, technical buyer responsabile acquisti di impianti, asset e servizi trasversali alle attività del gruppo.

Il problema
“A fine 2019 ci siamo posti l’obiettivo di migliorare la qualità dei pallet – racconta Martelli – Fino a quel momento la nostra prassi prevedeva l’utilizzo dei pallet di rientro dalle 3PL e l’acquisto di nuovi pallet solo per necessità di reintegro del parco circolante EPAL del gruppo. Abbiamo voluto ripensare il nostro approccio con un duplice scopo: da un lato massimizzare la stabilità del carico e la sicurezza degli operatori, dall’altro migliorare ulteriormente estetica ed igiene del pallet per offrire un servizio migliore ai nostri clienti.”

Soluzione reattiva?
Acquistare pallet usati o nuovi, sicuramente migliori rispetto a quelli di rientro dagli operatori logistici: la prospettiva era, tuttavia, quella di aumentare notevolmente lo ‘spending’, un modello gestionale perdente.

Soluzione proattiva?
Cambiare modello di acquisto e dirigersi verso il pallet pooling. È iniziato un processo di scouting del settore tra i vari player ed è stato scelto Gruppo Casadei, produttore di pallet nuovi e usati e che con NolPal offre anche pallet pooling.

“La novità – racconta Martelli – è che NolPal ci ha proposto sempre e soltanto EPAL nuovi, e sempre consegnati puntualmente nei 4 siti produttivi. Abbiamo scelto questo modello e immediatamente si sono ridotte le operazioni di selezione in ingresso, è aumentata la sicurezza per il personale, sono state eliminate le tratte di rientro dei vettori, e quindi le emissioni di CO2.”

Meno costi, meno impatti
Ma non aumentano costi e impatti, passando da gestione diretta del parco pallet al noleggio, da riuso a solo pallet nuovi? Il paradosso è proprio questo: rispetto allo scenario di acquisto dell’intero parco pallet rolling annuale, i costi diminuiscono; chiaramente sono maggiori rispetto all’interscambio, modello utilizzato fino al 2019, modello però non più attuabile per i problemi di safety and quality, ma non solo: “È scomparso il costo gestionale – precisa Martelli – Quindi, in termini relativi spendiamo di meno; abbiamo sempre pallet forniti da un’azienda parte di un gruppo certificato FSC e PEFC, quindi di qualità e sostenibili.”

Infine, la riduzione degli impatti: il parco pallet di NolPal necessita di immissione di nuovi bancali in sostituzione di quelli non più riparabili. Gruppo Montenegro è, insieme ad altri clienti di NolPal, il primo anello della catena circolare, quello in cui il bene viene messo in circolazione per la prima volta.

NolPal è il facilitatore-regolatore della circolarità del bene fungibile da più attori; e grazie al controllo costante ed alla riparazione, dilaziona nel tempo il momento in cui il bancale non più riparabile diventerà materia prima per la produzione di blocchetti per pallet. “Parte in questi giorni con NolPal – conclude Martelli – un progetto di rendicontazione ambientale del progetto di noleggio per dimostrare anche con LCA i benefici in chiave di riduzione delle emissioni di CO2.”