Automi, robot, linee meccaniche che trasportano arance confezionate in casse di legno: un panorama futuro, o meglio futurista, quello che emerge da una delle opere di Fortunato Depero esposte alla Rassegna Antiquaria, 30esima edizione aperta dal 27 novembre al 5 dicembre a Montichiari (BS).
Prima di entrare in visita agli stand, la Galleria Matteotti di Torino ha dedicato a due grandi del futurismo europeo la mostra: Tra futurismo analitico e futurismo analogico: dalle linee di forza di Baldessari all'arte meccanica di Depero.
Fra le opere di Depero, il progetto per un cartellone pubblicitario (tempera su carta, oggi in vendita) destinato alle fiere degli agrumi dove esponevano produttori ed esportatori siciliani. Si avverte l'eco delle catene di montaggio automobilistiche, uno strumento industriale che non tarderà a contaminare nel futuro prossimo anche il mondo dell'imballaggio ortofrutticolo. L'opera è nata insieme ad altre dedicate al mondo siciliano da Depero durante un soggiorno lavorativo nel 1927, quando ebbe modo di conoscere la Camera Agrumaria di Messina. Per essa progettò anche la copertina della rivista Citrus.
Che l'imballaggio sarebbe diventato un protagonista del futuro, molti artisti di questo movimento lo capirono anzitempo, da Boccioni con il suo Sviluppo di una bottiglia nello spazio (al Museo di Arte Contemporanea di Milano), alla bottiglia tronco-conica di Depero per Campari, una performance dell'artista che anticipò il concetto progettuale dell'imballaggio primario come sottomodulo di un'unità logistica.
Ma senza dimenticare, ancora una volta, gli agrumi: oggi, sfiorando col palmo della mano una bottiglietta di Campari Soda si avverte ancora l'effetto 'buccia d'arancia', ingrediente del famoso aperitivo. Sembra, insomma, che Depero sia rimasto piuttosto affascinato da arance e limoni, al nord come al sud: arancio e giallo, le due tinte della comunicazione e della luce naturale, entrambe figlie del sole.
