COM.PACK.news

La rivista online sull'eco-packaging |Abbònati al bimestrale

Redazione

Condividi l'articolo su:

Imballaggi

Equilibrato / Un vero acrobata tra norme e bisogni

E’ la missione del packaging, chiamato a bilanciare tutto e tutti senza scontentare nessuno

Redazione

Condividi l'articolo su:

L’equilibrio, nel packaging, è la capacità di ricorrere a materiali, prestazioni e informazioni dove e quando servono, non di più: un atteggiamento conflittuale alle esigenze del marketing e della comunicazione? “Forse una volta, oggi il marketing è consapevole della necessità da una parte di ridurre i costi tramite un uso più razionale dei materiali e dall’altra di accogliere le istanze dei consumatori" sottolinea Anna Paola Cavanna, presidente della Fondazione Carta Etica del Packaging, che ha posto l’essere equilibrato come il secondo valore più importante della Carta.

La riduzione e prevenzione dell’over packaging sono obiettivi sempre più condivisi e perseguiti, ma la lotta all’eccesso non è solo una questione ambientale: l’equilibrio si misura anche nella semplicità e chiarezza degli elementi messi a disposizione del consumatore: per esempio, la quantità e le dimensioni delle informazioni. “Ci sono packaging che riportano l’elenco degli ingredienti e le dichiarazioni di legge in 15 lingue diverse, oppure dedicano spazi esigui e difficili da individuare ad informazioni importanti, quali i dati nutrizionali, le avvertenze o le modalità di conservazione” ricorda la presidente.

Compito della Fondazione e dei suoi Ambasciatori è rimettere al centro il valore dell’equilibrio, anche rispetto alle molteplici attese.

“Oggi il tema dell’equilibrio è anche un altro – sottolinea Anna Paola Cavanna – Gli utilizzatori sono schiacciati fra le normative vigenti, le istanze dei consumatori finali, le necessità degli operatori e dei distributori: sempre più spesso il packaging diventa l’acrobata capace di restare in un equilibrio complesso e mutevole, dove il timore di offuscare la percezione della marca è sempre in agguato.” Poco green? Troppo minimalista? Non immediato nelle informazioni? Il compromesso non è facile, la paura di sbagliare è sempre più diffusa; ed aumenta la domanda di chiarezza, per scegliere correttamente. In questa direzione la Fondazione Carta Etica del Packaging vuole essere vicina alle imprese.