Il buon andamento della produzione italiana di imballaggi nel 2021 si conferma, nonostante un rallentamento a fine dell’anno. A dicembre, l’indice totale registra un aumento del 1,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Andando più nel dettaglio, tutti i comparti sono in crescita, con la sola eccezione della produzione di imballaggi metallici (-8,0%). A dicembre, l’attività del settore imballaggi risente delle difficoltà di approvvigionamento e dell’aumento del costo delle materie prime.
Su base annua, la produzione aumenta del 5,0% rispetto al 2020. L’incremento così realizzato permette non solo il recupero delle perdite causate dalla pandemia, ma il ritorno sul sentiero di crescita precedente alla crisi. Rispetto al 2019, la produzione 2021 è aumentata del 3,2%, ovvero in media dell’1,6% su due anni; valore non dissimile della crescita media dei 5/6 anni precedenti. La produzione italiana di imballaggi è il risultato della media delle dinamiche dei diversi comparti. Nel 2021, la crescita risulta trainata soprattutto dai comparti degli imballaggi in carta e cartone e in legno (rispettivamente+7,6% e 7,2% sul 2020), mentre all’estremo opposto troviamo gli imballaggi metallici (+0,6%).
Nel contesto internazionale, la produzione 2021 d’imballaggi dell’Unione Europea a 27 aumenta del 4,5% rispetto all’anno precedente. Anche a livello internazionale si segnala un rallentamento della dinamica a dicembre (+1,6%). Tutte le principali economie recuperano i livelli produttivi precrisi del 2019. Solo la Francia fa eccezione (-1,3% rispetto al 2019). Per questo paese si segnala, ancora una volta, un ritardo rispetto al ciclo europeo: la ripresa è arrivata dopo, ma dicembre 2021 è ancora un mese di robusto aumento della produzione (+4,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
