Flora & Fauna è il tema dell’edizione 2023 del Calendarea di Inarea, storica società di Identity Design con sede a Milano e Roma. Giunto alla sua trentaduesima edizione, quest’anno ritrova il pubblico di collezionisti e appassionati con 12 soggetti, per 12 metamorfosi istantanee. C’è, ad esempio, un ingranaggio di gerbere farsi pappagallo, o due ciclamini cincischiare in cielo come farfalle.
L’aria, proprio lei, è l’ossigeno di quella parte dell’economia circolare basata sulla biodegradabilità e la compostabilità. La norma europea EN 13432 stabilisce che un materiale è compostabile quando diventa biodegradabile al 90% entro sei mesi, presenta livelli minimi di metalli pesanti si disintegra facilmente; caratteristiche proprie anche di qualsiasi mazzo di fiori recisi, nel loro ultimo tempo. In tema di economia circolare questa flora è l’alleata di uno speciale tipo di fauna batterica: si tratta dei microrganismi presenti nella compostiera domestica tanto quanto nel processo industriale. In gergo tecnico, le foglie e i rifiuti da giardino sono qui definiti “materiali marroni”: l’ossigeno vi transita senza difficoltà, a tutto vantaggio dei microbi che sono così liberi di proliferare.
Il 2022 in tre atti di compost
Nel 2022 la raccolta differenziata dell’organico è diventata obbligatoria in tutti i comuni dello Stivale. Secondo i dati diffusi a inizio dicembre dal Consorzio Italiano Compostatori quest’anno sono state prodotte circa 2,2 milioni di tonnellate di fertilizzante. Nel settore degli imballaggi, la quinta edizione dell'“ADI Packaging Design Award” è stata vinta da BIOPAP®, la linea di prodotti per alimenti dell’omonima azienda di Settimo Milanese (il premio è stato assegnato ad aprile nel corso del “Marca Private Label Conference and Exhibition” di Bologna). La carta d’identità di questi imballaggi parla di compostabilità, gradevolezza al tatto e resistenza alle temperature: supportano i 200° in cottura ed è possibile surgelarli fino a -40°. Possono essere smaltiti nella carta come nell’organico. La materia prima arriva dalle foreste del Nord Europa - fa sapere l’azienda - che ha iniziato a sperimentare una soluzione biodegradabile per il packaging circa venti anni fa.
Le biomasse che verranno
Quando l’ossigeno si fa da parte, attivando il processo anaerobico, è il momento del biometano. Nel 2022 la Commissione Europea ha dato il via alla Biomethane Industrial Partnership (BIP), un’alleanza tra Stati membri e aziende per portare la produzione europea di biometano a 35 miliardi di tonnellate annue entro il 2030; un obiettivo ambizioso, considerando che si parte dai 4 miliardi di tonnellate prodotte oggi. Per raggiungerlo sarà necessario creare 5.000 nuove unità di produzione e trasformare in modo virtuoso i 200 milioni di tonnellate di biomassa disponibili. Secondo una proiezione prodotta dalla stessa BIP, mentre per Paesi come Germania e Francia il maggior potenziale di biometano si trova negli allevamenti intensivi e negli scarti agricoli, in Italia arriverebbe invece dalle seconde colture, quelle che intervengono sui terreni a riposo. Chissà se tutto andrà come da previsioni. Per ora, Flora & Fauna sono le protagoniste di una metamorfosi annunciata.
