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Mercati

NolPal / Effetto ‘booster’ sul pallet EPAL

Interscambio e noleggio gestiti grazie a dematerializzazione dei buoni pallet, automazione e schemi di logistica collaborativa: un vaccino contro perdite, errori, aumenti dei prezzi, carenza di bancali

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pallet epal noleggio con nolpal

Secondo il progetto di ricerca Atlante del C-Log dell’Università LIUC di Castellanza (VA), fra 2018 e 2019 erano operativi in Italia 458 centri distribuitivi controllati da imprese della distribuzione moderna. Al servizio di 10.000 punti di vendita, questi centri risultano concentrati intorno ai grandi centri urbani e alle principali autostrade (Torino-Venezia e Milano-Napoli).
Il numero complessivo dei punti di vendita, secondo la mappatura di Federdistribuzione, arriva a 55.000 punti di vendita a libero servizio, dal piccolo negozio fino agli ipermercati oltre gli 8mila mq.

Centro Studi Mediobanca_GDO_2021
Questo universo dialoga con non meno di 20.000 aziende manifatturiere perlopiù nel settore alimentare che si avvalgono di una rete di depositi centrali e periferici, oltre a quelli delle terze parti logistiche, che supera di gran lunga le 100.000 strutture. L’industria lamenta una costante incidenza dei costi logistici sul fatturato, che avrebbe superato il 7%. Ma, come recita un detto popolare, se Atene piange, Sparta non ride: secondo l’Osservatorio Mediobanca sulla GDO a prevalenza alimentare, pubblicato a marzo 2021, il sistema distributivo ha perso l’1,6% nel 2021 nel complesso, ma con luci ed ombre: discount +8,7%; supermercati +6,8%; grandi superfici -4,8% (ma nel biennio 2020-21). Anche la gestione logistica ha contribuito in positivo e in negativo ai differenti risultati. In particolare, ha pesato e continua a pesare l’aumento di richieste di consegne domiciliari a seguito di acquisti on line.

Industria, logistiche e distribuzione sono impegnate in un costante esercizio di recupero di efficienza e a gestire (dati pre-pandemia) un flusso di 3,2 miliardi di colli riferito ai soli scambi fra i magazzini e depositi di industria, piattaforme delle 3PL e i 458 CEDI mappati; il Centro di Ricerca sulla Logistica di Castellanza calcola in un suo recente studio (2019) una media di 40 colli per bancale e determina così in 80 milioni le unità di carico, con una rotazione media del bancale di 6 volte l’anno.
Oltre questi flussi, ci sono gli altri, quelli che arrivano nei 55mila punti di vendita dichiarati da Federdistribuzione come struttura complessiva della rete commerciale italiana al dettaglio; e considerando il mondo dei grossisti e di altri canali, il numero complessivo dei movimenti del sistema italiano arriverebbe a non meno di 400 milioni.

PALLET EPAL
In questi ultimi due anni, le incertezze sofferte da molti operatori commerciali hanno portato a ridurre le scorte se non ad azzerarle, costringendo i fornitori (industria, 3PL e grossisti) a trasferire il magazzino sui camion, con conseguente aumento della circolazione con vani di carico sempre più insaturi. Il fenomeno ha riguardato sia i prodotti di largo consumo, sia gli imballaggi e i materiali da imballaggio necessari per il loro confezionamento e trasporto.
La frammentazione delle consegne a livello di volumi, di punti di consegna, di tempistiche, di composizione delle unità coinvolge anche lo strumento logistico n. 1, il pallet.

PALLET EPAL INTERSCAMBIO
“In questo scenario complesso e in evoluzione continua, il pallet pooling basato su pallet EPAL, quello più diffuso e che si avvale dell’interscambio in diretta e in differita, svolge più ruoli – commenta Paolo Casadei direttore generale di NolPal, pooler basato su bancali EPAL – Innanzitutto, considerati gli aumenti di costo del legno e dei trasporti e la riduzione di disponibilità di bancali, NolPal funge da calmiere dei costi o quanto meno da stabilizzatore. Lavorare con il sistema EPAL offre la possibilità di prevedere i costi e di determinare la struttura di essi.”

L’interscambio porta con sé ben note ed inevitabili inefficienze, anche quando gli attori si impegnano a gestire la logistica di ritorno fisica e documentale, ma grazie al fatto che EPAL è basato su pallet standard e fungibili, la presenza di un pooler permette di compensare le inefficienze quali gestione del buono pallet, contenziosi su igiene, numeri e qualità, rientri da CEDI, logistiche e pdv in tempi consoni alle esigenze dei fine linea dell’industria del largo consumo.

nolpal buono pallets ok
“Il nostro modello gestionale basato su EPAL – spiega Casadei – è sostenuto da due punti di forza: appartenenza a Casadei Pallets, uno dei primi gruppi italiani di produzione, riparazione e commercio di bancali, e da una cultura gestionale della logistica degli EPAL ultradecennale sviluppata da NolPal grazie ad applicativi, automazione nella selezione e riparazione e da logiche Industria 4.0. Questi ingredienti ci hanno permesso di proporre uno schema di logistica collaborativa sul pallet che coinvolge industria, logistiche e grande distribuzione.”

NolPal propone sia il noleggio EPAL sia la gestione di parchi pallet di proprietà: questo approccio lascia alle imprese la scelta del modello più consono al proprio modello gestionale ma garantisce a NolPal un parco pallet fisico e virtuale talmente ampio e diffuso a livello nazionale da poter assicurare di rispondere a una domanda variabile in fatto di tempi, punti di consegna e prelievo, quantità, qualità, addirittura di noleggio di pallet sempre nuovi. In sintesi, il sistema NolPal non invade, non sostituisce, non rinuncia a ciò che funziona, ma sostiene e migliora le prestazioni del pallet EPAL e, come un esoscheletro, esalta le capacità fisiche del suo utilizzatore; non cambia ma si adatta a supportare un sistema esistente.

“La Sicilia è la seconda regione, dopo l’Emilia Romagna da dove siamo partiti, dove abbiamo realizzato e stressato questo modello di logistica collaborativa, e anche in Sicilia abbiamo coinvolto aziende di marca, logistica e distribuzione – spiega il direttore di NolPal – Dal 2017 la gestione EPAL sull’isola ha visto ridurre le inefficienze relative a tempistiche, saturazione dei vettori, disponibilità in periodi di punta dovuti sia al clima sia alla natura di una regione isolata dal resto d’Italia.” L’aver ottenuto successo in un contesto lontano dalle nostre basi storiche e così complesso ha costituito un ‘stress test’ importante, sia per i contratti di noleggio sia per quelli di gestione dei parchi pallet.”

NolPal buono pallets ok 2
Che si tratti di noleggio o di gestione dell’interscambio, una delle leve di successo del sistema NolPal è stato saper dematerializzare il cosiddetto ‘buono pallet’ con un applicativo condiviso dai tre attori della catena di fornitura: Buono Pallets OK, piattaforma tecnologica conforme alla Raccomandazione ECR, indipendente, di tipo Open Data, che permette a qualsiasi attore di agire nella gestione per monitorare e tracciare il flusso dei pallet.

“L’attore-chiave per la gestione ottimale del modello NolPal è ovviamente la distribuzione – conferma Casadei – In questi anni l’essere riusciti a convincere sia i discounter sia le catene a succursale, come anche quelle aderenti a gruppo d’acquisto piuttosto che a strutture consortili, è stato determinante per la riuscita del progetto. Credo che l’aspetto premiante per i distributori sia stata la possibilità non solo di contabilizzare e organizzare le riconsegne evitando i contenziosi, ma soprattutto di ridurre le tempistiche di attesa presso CEDI e PDV. Ed in un periodo in cui anche i costi logistici tendono al rialzo, si tratta di un risultato di valore non solo economico ma anche e soprattutto ambientale, che presto sarà considerato a livello di bilanci di sostenibilità.”