La sinergia tra mondo accademico e protagonisti della filiera del packaging, per indagare il ruolo del flowpack, oggi e nel futuro, con un’attenzione particolare alla sostenibilità: così è nato il white paper "Flowpack: il massimo col minimo. Alta protezione a basso impatto".
La pubblicazione è stata curata dal Politecnico di Torino in collaborazione con aziende del settore ed enti specializzati e sarà presentata giovedì 5 maggio alle 17.30 all’interno di Ipack-Ima.
"Il percorso, condotto da un'unità di ricerca in Design del Politecnico di Torino, ma in costante contatto e scambio con numerosi attori nazionali e internazionali in gioco - hanno scritto nella prefazione del volume le due curatrici - è stato condotto e reso condivisibile con un pubblico più ampio tramite la stesura della presente pubblicazione, un white paper pensato per generare cultura sul tema del flowpack. La sua volontà è dunque educare, informare e diffondere la complessa sfaccettatura di relazioni tra flowpack e sostenibilità".
L’intuizione che ha avviato i lavori è di Riccardo Cavanna: "Questa pubblicazione - ha commentato - nasce dalla volontà di raccontare la straordinaria storia del packaging con le ali che ha visto generazioni di imprenditori e innovatori, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, e soprattutto in Italia, lavorare assieme per farlo diventare uno degli imballaggi più diffusi e democratici al mondo”.
