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Design

Eco design / Gaffe ambientale dal MITE nel Bando n. 83

Per lo Stato, riuso, riparazione e lunga durata non sono prioritari

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Bando ecodesign MITE

Il 9 dicembre scorso, il Ministero per la Transizione Ecologica MITE ha approvato con il decreto n. 83 il bando di cofinanziamento per progetti di R&D su tecnologie per prevenire, recuperare, riciclare e trattare rifiuti che non sono ancora oggetto di consorzi di filiera. Pari obiettivi sono l'eco design e la gestione corretta del rifiuto. I riferimenti sono Direzione generale per l’economia circolare (ECi)-Stato: Aperto-Data Decorrenza: venerdì, Dicembre 31, 2021 - 11:45. Il bando è rivolto a enti, istituzioni di ricerca, università e istituti di istruzione universitaria pubblici. Ha una dotazione di soli 2 milioni di euro, e cofinanzia da un minimo di 100.000 a un massimo di 300mila € e comunque non oltre il 50% dei costi di ciascuno progetto.

Il testo del bando rivela l'assenza di una strategia coerente con l'approccio dell'UE: assenti totalmente riferimenti alla riparazione e al riutilizzo dei manufatti. La logica di base rimane quella di incentivare, proteggere e sostenere l'usa & getta, contrariamente alla sostenibilità che indica come sia l'allungamento del ciclo di vita del manufatto (e non del materale) il primo e più importante passo di qualsiasi strategia ambientale, sociale ed economica. Una delle basi di un approccio basato sul Long Life Cycle è quello della valutazione della cosiddetta Embodied Energy, mentre la seconda è quella del downgrade prestazionale dei materiali riciclati: dopo un numero limitato di cicli di riutilizzo dei materiali, decade la convenienza sia tecnica sia economica.