In seguito alla crescita dei valori di mercato degli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro, CONAI ha stabilito una nuova riduzione dei contributi ambientali, che sarà in vigore dall’1 luglio. Seguirà quindi, dopo i mesi estivi, una nuova analisi per verificare la possibilità di altri interventi sulle filiere.
CONAI stima che la diminuzione dei CAC si tradurrà per le aziende in un risparmio di circa 90 milioni di euro già durante l’anno in corso. “Una conferma – spiegano da CONAI – della flessibilità del Sistema CONAI, in grado di adeguarsi rapidamente ai mutamenti di contesto senza mai pregiudicare la tutela degli interessi ambientali. Una rapidità che sarà sempre più necessaria in futuro, per affrontare congiunture sia positive, come quella attuale, sia negative”. Cresce a livello complessivo anche la raccolta differenziata degli imballaggi.
Il consorzio ha inoltre deciso che dall’1 gennaio 2023 per gli imballaggi in plastica le fasce contributive passeranno da cinque a nove, così da proseguire, spiegano da CONAI, “nel percorso di allineamento ai criteri di modulazione del contributo ambientale indicati dalla legge, in particolare di elementi – con i relativi impatti economici – quali durevolezza, riparabilità, selezionabilità, riutilizzabilità, riciclabilità e presenza di eventuali sostanze pericolose”.
Un elenco degli imballaggi suddivisi nelle nove fasce sarà pubblicato a breve sul sito ufficiale CONAI, mentre nei prossimi mesi saranno definiti i CAC per ciascuna fascia.
Infine, sempre dal 2023 verrà avviato un progetto di semplificazione che abolirà le dichiarazioni periodiche del contributo ambientale se si metteranno a disposizione di CONAI alcuni dati nelle fatture elettroniche emesse da produttori e commercianti di imballaggi.
