Vale circa il 10% del fabbisogno europeo l'import di prodotti resinosi (legno tenero) da Russia, Bielorussia e Ucraina: si tratta di assortimenti di tronchi, segati, semilavorati e compensati utilizzati sia per l'imballaggio (pallet, casse) sia per l'edilizia e i rivestimenti. Oltre a questi assortimenti, l'Europa importa prodotti legnosi che rientrano nella classificazione del legno duro (per esempio quercia) ma che non vengono utilizzati per l'imballaggio.
A qualsiasi tipo di prodotto legnoso è rivolto il recente divieto d'importazione dell'UE. Lo scorso 2 marzo 2022 il Consiglio d’Europa ha adottato la decisione 2022/356 che amplia l'ambito di applicazione delle sanzioni al fine di attuare le conclusioni del Consiglio europeo del 24 febbraio 2022 a seguito del coinvolgimento della Bielorussia nell'aggressione militare della Russia nei confronti dell'Ucraina, che ai sensi del diritto internazionale si qualifica come un atto di aggressione.
La decisione (PESC) 2022/356 introduce ulteriori restrizioni relative agli scambi di prodotti utilizzati per la produzione o la fabbricazione di prodotti del tabacco, prodotti minerari, prodotti di cloruro di potassio, legnosi, cementizi, siderurgici e della gomma.
Restrizioni anche dalle due catene di custodia: tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è "legname di guerra" e pertanto non può essere utilizzato nei prodotti certificati PEFC. Ciò vale anche per tutto il legname proveniente dal territorio ucraino occupato. FSC ha deciso in linea con Assurance Services International (ASI) che tutti i certificati che consentono il la vendita o la promozione di prodotti certificati FSC in Russia e Bielorussia dovrà essere sospesa: il legno e altri prodotti forestali non possono più essere acquistati come FSC certificati o controllati dalla Russia e dalla Bielorussia per la loro inclusione nei prodotti FSC in qualsiasi parte del mondo.
