La produzione dei primi 7 mesi di quest’anno conferma la tendenza al rialzo dell’industria italiana di imballaggi: si tratta di un movimento di crescita sostenuto soprattutto nel secondo trimestre che, per il momento, risente solo in modo limitato delle difficoltà di approvvigionamento, dell’aumento del costo delle materie prime, dall’impatto dell’inflazione sui consumi e dell’instabilità geopolitica.
L’indice aggregato della produzione italiana di imballaggi aumenta dello 0,9% rispetto a luglio dell’anno scorso, dopo una crescita del 2,7% nel secondo trimestre. Questo risultato è la media delle dinamiche dei diversi comparti. La progressione è trainata dalla produzione di imballaggi in legno (+4,4% rispetto a luglio 2021) ed in plastica (+3,0%).
Nel contesto internazionale, la produzione d’imballaggi dell’Unione Europea a 27 nel 2022 risente delle difficoltà dell’industria tedesca. Tutti i principali Paesi registrano una crescita nel primo trimestre. A partire da aprile, al contrario, si osserva un’Europa a più velocità. La produzione di imballaggi della Spagna continua ad aumentare (+3,7% rispetto a luglio 2021), mentre l’industria tedesca subisce una battuta d’arresto (-5,0%). L’Italia e la Francia si collocano in una posizione intermedia. Nei prossimi mesi si potrà verificare se le difficoltà dell’industria tedesca, legate all’inflazione interna ed alle difficoltà di approvvigionamento energetico, contageranno anche gli altri Paesi.
