COM.PACK.news

La rivista online sull'eco-packaging |Abbònati al bimestrale

Redazione

Condividi l'articolo su:

Imballaggi

Pallet / Conformi in anticipo al prossimo Regolamento CE

Scegliere EPAL e dimostrare l’efficienza dell’interscambio sta diventando un requisito di legge per stati e imprese

Redazione

Condividi l'articolo su:

Con la Legge 20 maggio 2022 n. 51 relativa agli obblighi di restituzione dei pallet interscambiabili (in diretta o in differita tramite emissione di voucher di pari valore di mercato da incassare decorsi 6 mesi dalla data di emissione del voucher), il governo precedente ha scritto una regola ‘ambientale’ semplice e di facile applicazione per produttori, terze parti logistiche e grande distribuzione: restituire è la base per il riutilizzo e il riutilizzo è la base per prevenire rifiuti: chi non restituisce, paga.
La questione ambientale è specificata al comma 6 dell’articolo 17 ter – spiega Paolo Casadei, direttore generale di NolPal-Gruppo Casadei, specializzata in gestione parchi pallet e noleggio pallet EPAL – dove si dice che viene indicata presso il Ministero dello sviluppo economico la struttura competente a vigilare e monitorare sull’efficienza dell’interscambio, e qui viene il punto, con l'obiettivo di garantire il livello minimo di impatto ambientale.
Nata nel 2011 con la missione specifica di gestire parchi pallet EPAL e fornire servizi di noleggio basati su EPAL, NolPal ha anticipato nei fatti il miglioramento economico ed ambientale dell’interscambio EPAL quale strumento di gestione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio per le imprese.
Per massimizzare il riutilizzo di EPAL, l’azienda di Cesena mette in campo applicativi gestionali dedicati di tipo Open Source gratuiti, una rete nazionale di 50 NolPal Point dove ricevere, selezionare, riparare e riconsegnare, sistemi automatici di selezione e riparazione connessi alle piattaforme gestionali governate dagli applicativi e soprattutto la collaborazione di chi usa EPAL: industria, logistiche e grande distribuzione.
Le formule di gestione del pallet EPAL previste sono 2 – spiega Casadei – Nella prima, l’azienda mantiene la proprietà totale o parziale del suo parco pallet e affida a NolPal le attività tipiche previste che senza NolPal vengono svolte da più attori governati dal proprietario del parco pallet: interscambio alla pari, voucher, controllo qualità, selezione, eventuale riparazione, riconsegna per volumi, tempistiche e luoghi concordati.
La seconda formula è invece quella classica del pooling a noleggio ma basata su pallet EPAL, un bancale altamente fungibile e riconoscibile e non impregnato chimicamente con vernici per renderlo visibile. In molti casi di attuali clienti, NolPal ha rilevato il precedente parco pallet di proprietà determinandone il valore; ha valorizzato anche i bancali a quella data dispersi presso logistiche, cedi e pdv della grande distribuzione, ha determinato il valore complessivo e lo ha convertito in servizi di noleggio garantendo consegne adatte per volumi, tempi, luoghi e caratteristiche tecniche (di nuova produzione o per differenti qualità dell’usato).
In entrambe le formule – specifica Paolo Casadei – la contabilità è di tipo nucleare: dal punto di vista numerico, nulla sfugge perché già da anni i nostri clienti e partner hanno convertito ogni singolo movimento in un dato digitale: ogni bancale, si intende dal punto di vista numerico, e tutti i suoi movimenti hanno sempre un gemello digitale, e lo stesso Voucher 51 previsto dalla nuova Legge è già digitalizzato e completo, quindi conforme al comma 3”.
Infatti, il testo della norma spiega che ‘In caso di impossibilità a provvedere all'immediato interscambio di pallet, il soggetto obbligato alla restituzione è tenuto all'emissione contestuale di apposito voucher, digitale o cartaceo, avente funzione di titolo di credito improprio cedibile a terzi senza vincoli di forma, debitamente sottoscritto, contenente data, denominazione dell’emittente e del beneficiario, nonché indicazione della tipologia e quantità dei pallet da restituire.’
Rispetto alle due formule proposte (proprietà e noleggio), inizialmente la prima era preferita, ed ancor oggi alcune aziende di marca iniziano con essa per sperimentare all’interno e lungo la filiera la reazione di collaboratori, partner, clienti e controllare i costi. Negli anni il noleggio è diventato la formula preferita, sia come numero di aziende clienti sia come movimenti.
L’evoluzione verso la proprietà o il noleggio è difficile da prevedere – commenta Paolo Casadei – *Mi sento di affermare con buona approssimazione che il sistema EPAL crescerà per almeno 3 motivi: gli effetti crescenti della legge 51, la semplificazione gestionale e contabile dell’interscambio, il futuro Regolamento della Commissione Europea su imballaggi e rifiuti da imballaggio che attribuisce un ruolo determinante al riutilizzo negli obiettivi di riduzione dei rifiuti. Tornando al bivio tra proprietà e noleggio, il futuro dipenderà anche dalle scelte della grande distribuzione in fatto di documenti non finanziari, di bilanci di sostenibilità ambientale nei quali scegliere se dichiarare o no la sua politica sul pallet.”