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Elena Puglisi

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Ecopackaging / I refillable soluzione anticrisi?

Un’indagine commissionata da Clarins nel Regno Unito mostra desideri e orientamenti delle consumatrici

Elena Puglisi

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La crisi globale dovuta all’aumento dei prezzi e dei costi dell’energia sfida i consumatori, sempre più inclini a comprare meno pur di ridurre le spese: è una tendenza che impatta su diversi settori, tra cui quello dei prodotti cosmetici.
Beauty Daily di Clarins ha intervistato 2.000 donne britanniche per scoprire quali sono gli articoli di bellezza a cui rinuncerebbero in caso di tagli alla spesa: dal sondaggio è emerso che le maschere per il viso, i profumi e gli esfolianti per il viso sono un lusso al quale si può rinunciare. In generale, le consumatrici sono portate a sacrificare i prodotti per la pelle e favorire il trucco. Prima di eliminare del tutto questi prodotti dalla ‘beauty routine’, il 92% delle partecipanti al sondaggio ha rivelato che prenderebbe in considerazione delle offerte più convenienti da parte dei grandi marchi; solo il 40% delle intervistate ha ammesso, però, che sarebbe in grado di trovare creme per il viso a un prezzo minore, mentre solo il 12% ha affermato di trovare alternative più economiche per i prodotti per il contorno occhi, il 13% per le ciglia e il 14% per la matita per le labbra.
Per ribaltare queste scelte d’acquisto, un ruolo fondamentale potrebbe giocarlo l’opportunità di acquistare prodotti ricaricabili: un'indagine di Which.com del 2021 ha esaminato 12 prodotti popolari per la cura della persona e della casa refillable ed è emerso che sono più economici rispetto a quelli tradizionali in termini di rapporto ml/prezzo. Inoltre, secondo The NPD Group, recentemente fusa con Information Resources, le vendite di prodotti di bellezza ricaricabili di prestigio nel Regno Unito sono aumentate del 47% da gennaio a fine luglio 2022: questi dati confermano che i prodotti refillable potrebbero essere una valida alternativa per molte consumatrici che di questi tempi si trovano a dover ridurre la spesa, mentre per i produttori potrebbe essere un’occasione per proporre sempre più prodotti ricchi, high-tech e concentrati, da utilizzare meno e che possano durare molto più a lungo.

Articolo pubblicato su COM.PACK n. 57