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Automazione

Elettric80 / Intelligenza artificiale, un ponte fra più imprese

Re-Brain è il nuovo format su vantaggi, opportunità e rischi dell'AI promosso dalla multinazionale di Viano

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gruppo elettric 80 re-brain intelligenza artificiale

Mettere l'intelligenza al centro di team, processi e organizzazioni di lavoro, creando sinergie e risposte capaci di incrementare il valore creato dall'impresa: è il tema di “Re-BrAIn” il convegno organizzato da
Il 25 ottobre E80 Group ha organizzato presso il quartier generale di Viano (RE) un convegno dedicato a Ripensare all'intelligenza artificiale come leva della conoscenza condivisa, con contributi di altre aziende che condividono con il gruppo reggiano interessi nelle soluzioni intralogistiche automatizzate e integrate per imprese produttrici di beni di largo consumo e centri di distribuzione.

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Gabriele Grassi, Digital innovation & communication director è stato affiancato da Paolo Morellini, Chief information officer di E80 Group e da Luca Mondini, Digital transformation specialist: dopo le loro tre relaziomni sono intervenuti
David Bevilacqua, ceo di Ammagamma; Alessandro Braga, chief digital officer di Talent Garden; Alessandro Ruberti CTO data & AI di IMA Digital; Alberto Sasso, Innovation manager Gruppo Danieli e Martina Stefanon, Business development manager, IMA Group.

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Gabriele Grassi ha auspicato che 'Re-Brain' diventi un format per la riflessione creativa sull'innovazione
nel suo divenire, mentre Paolo Morellini ha ricorda che oggi la tecnologia permette di creare, grazie all'Intelligenza Artificiale, una mappa completa della conoscenza interna di un'azienda e di trasformarla in un patrimonio condiviso da tutti i membri dell'organizzazione. Secondo Luca Mondini, queste tecnologie riaffermano la centralità del linguaggio come interfaccia verso gli strumenti digitali e rendono per questo più semplice la fruizione del patrimonio informativo che custodiscono.

Piergiorgio Grossi, Chief innovation officer di Credem Banca, ha accompagnato gli ospiti nell'esporre casi studio, riflessioni, idee, risposte alle domande del pubblico su quattro aspetti: **knowledge management, collaboration, modern workplace e open innovation. **

L'evento autunnale, battezzato Re-BrAIn, si è concentrato sul ruolo dell'Intelligenza Artificiale come strumento per creare, conservare, condividere e applicare la conoscenza, in modo trasversale alle diverse unità e sistemi aziendali. La sua efficacia, come è emerso dalle varie testimonianze, richiede costantemente l’intervento umano perché priva di coscienza ed emozioni.

I vantaggi riconosciuti
I software di IA incoraggiano e facilitano la comunicazione tra le persone e abilitano nuove modalità di interazione sincrona o asincrona. L’efficienza operativa rende necessario allineare tecnologie, persone e processi aziendali. Questa sinergia, inoltre, può portare beneficio in un'azienda impegnata nell’innovazione ed è basato su flussi di conoscenza lungo tutta la catena del valore, dai fornitori ai clienti.

Secondo David Bevilacqua, CEO di Ammagamma, è necessario che la riflessione sulla tecnologia sia accompagnata di pari passo da iniziative di change management. Solo sfruttando da una parte la matematica e la statistica, dall’altra le competenze e la visione più ampie offerte dalle human sciences, è possibile liberare del tutto l’enorme potenziale dell’AI.
Alessandro Braga, chief digital officer di Talent Garden, ha sottolineato come l'Intelligenza Artificiale possa colmare la distanza tra il mondo fisico e quello digitale, come ad esempio negli ambienti di lavoro, spostando il focus dall'aspetto puramente spaziale verso l'offerta di esperienze personalizzate che possono essere vissute quotidianamente.
Alessandro Ruberti, CTO Data & AI di IMA Digital ritiene che la complessità crescente delle macchine richiede farle diventare sempre più intelligenti, e farle dialogare con noi e tra loro. L’intelligenza artificiale é lo strumento per raggiungere questo obiettivo.
Per Alberto Sasso, innovation manager di Gruppo Danieli il sapere può raggiungere immediatamente chi ne ha bisogno e la domanda trova velocemente risposta: le relazioni professionali ne escono potenziate.”
Infine Martina Stefanon, business development manager di IMA Group ha sperimentato come l'AI governata da un gruppo di talenti tecnici di alto livello, guidato da esperti e visionari business developers, dia la possibilità di ideare proposte di valore attraenti ed efficaci, capaci di anticipare le necessità del mercato.

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*Il factory tour si è concluso con la visita degli stabilimenti principali di E80 Group che, insieme ai 1.250 dipendenti dislocati tra Viano e le 14 sedi in diversi paesi, hanno permesso di realizzare più di 400 Smart Factory nel mondo, installando oltre 2.700 sistemi robotizzati, più di 7.000 veicoli automatici a guida laser e oltre 50 magazzini automatici ad alta densità. *