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Letizia Rossi

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Mercati

Formazione / ITS Umbria Academy ha un’anima politecnica

È passata in dieci anni da 25 a 700 studenti: spazia dalla meccatronica a tutti gli ambiti tecnologici, con tre campus a Foligno, Terni e Perugia

Letizia Rossi

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Fondato nel 2011, l’ITS Umbria Academy ha avviato le sue attività con una classe di 25 studenti. Il prossimo autunno le sezioni saranno 29, per un totale di oltre 700 alunni. La stessa offerta formativa è cresciuta, in risposta e in dialogo con il fabbisogno del tessuto economico della regione.
Il nostro ITS – spiega il direttore, Nicola Modugno – è nato per iniziativa di Confindustria Umbria e ha tra i soci fondatori la Provincia, l’Università degli Studi e l’Istituto Tecnico industriale statale Volta di Perugia, con alcune imprese del territorio. Questo nucleo si è poi allargato con la partecipazione delle principali associazioni datoriali del territorio: Confagricoltura, Confcommercio, Confartigianato, CNA Umbria e a 70 aziende. Nato con una specializzazione in meccatronica, ITS Umbria Academy ha una caratteristica particolare: una vocazione politecnica con un’offerta formativa che copre tutte le aree tecnologiche previste dalla normativa”.

Oggi, quindi, i corsi offerti riguardano gli ambiti delle biotecnologie, agroalimentare, ICT, marketing e amministrazione, edilizia, efficienza energetica e turismo, oltre alla meccatronica.
Diversamente da altre realtà, e in considerazione delle dimensioni del territorio, il nostro ITS è anche l’unico a livello regionale, con tre sedi a Perugia, Terni e Foligno, ciascuna con laboratori specializzati: un modello di ITS politecnico, esportabile anche altrove, che testimonia l’importanza di fare sistema, razionalizzare e valorizzare l’offerta formativa”, aggiunge Oscar Proietti, responsabile tecnico scientifico.

Il progressivo allargamento del partenariato, con l’aumento dei corsi e la copertura regionale ha permesso, sottolinea Modugno, “di dare al territorio un percorso di studio post diploma agile, flessibile e contemporaneo, così da formare i giovani su competenze che oggi e in futuro saranno necessarie prima di tutto a loro stessi, e non da ultimo alle aziende”. È di grande attualità, infatti, il tema del disequilibrio fra domanda e offerta. “I profili che le imprese ricercano non corrispondono a quelli creati dal sistema dell’istruzione, soprattutto in ambito tecnologico. Eppure, viviamo in un mondo immerso nella tecnologia e per presidiare i nuovi processi servono persone con le giuste conoscenze e competenze, con una consapevolezza anche etica, se pensiamo per esempio ai temi dell’Intelligenza Artificiale”.

Il divario numerico è consistente: gli ITS Academy operano proprio in quel divario. “In Paesi come la Germania e la Francia – ricorda Oscar Proietti – la formazione tecnica superiore è stata avviata negli anni ‘60-’70; da noi, solo nel 2011. In Francia ci sono 200.000 tecnici specializzati, in Germania il triplo; in Italia siamo nell’ordine dei 30.000. Dobbiamo portare il nostro Paese allo stesso equilibrio. Le imprese hanno bisogno di laureati ma anche, e in numero molto più elevato, di tecnologi”.

Rispetto ad altri istituti, ITS Umbria Academy organizza l’alternanza tra formazione frontale in aula e tirocinio, con un percorso che è risultato più funzionale sia per le aziende sia per gli studenti: “Il primo anno viene dedicato per intero alla formazione, per un totale di 1.000 - 1.200 ore; il secondo per intero allo stage, così da costruire continuità nel progetto in azienda, con migliori risultati anche per i giovani. Al termine, il tasso di occupazione è in media per tutti i percorsi, ad un anno dall’esame finale, intorno all’80%, con punte del 100% per la meccatronica”, spiega Proietti.
Eppure, tra le difficoltà a cui il sistema ITS ancora deve far fronte c’è ancora, secondo il direttore dell’istituto umbro, quello della scarsa conoscenza: “Purtroppo il nome non aiuta, perché nella percezione comune il rischio è di associare gli ITS alle scuole di secondo grado. Occorre un sistema di orientamento strutturato, che a partire dal Ministero passi agli uffici scolastici, quindi alle scuole, così da trasmettere alle nuove generazioni il valore degli ITS e l’enorme richiesta che proviene dalle aziende di tecnici qualificati anche in posizioni di rilievo”.

Quali sono invece le prospettive per il futuro? “Siamo al lavoro per strutturare tre diversi centri con laboratori e campus, dove gli studenti possano realizzare una formazione esperienziale e applicativa di alto livello. Contiamo di realizzare questo progetto grazie al PNRR e con il contributo delle istituzioni e dei portatori di interessi del territorio”, spiega Nicola Modugno. In particolare, Foligno ospita la meccatronica, Terni le biotecnologie e l’economia circolare, Perugia il campus dedicato all’informatica e al digitale.
La partecipazione delle aziende è fondamentale – conclude Oscar Proietti – oggi siamo in dialogo con circa 300 tra soci e imprese che partecipano alla formazione, oppure ospitano tirocini. La maggior parte dei nostri corsi ottiene premialità dal monitoraggio ministeriale nella classifica Indire. Questo ci permette di accedere ai fondi statali, il 30% dei quali erogati sulla base di criteri di premialità, e di utilizzare le risorse per la costruzione di programmi di studio e laboratori sempre più all’avanguardia.