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Letizia Rossi

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Materiali

Riciclo / La lignina come materia prima per l’elettronica

Valorizzare gli scarti dell’industria della carta per realizzare transistor per dispositivi come smartphone e tablet

Letizia Rossi

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Da scarto dell’industria cartiera a risorsa per l’elettronica: un recente studio dell’Università di Pisa mostra un possibile impiego della lignina nella produzione di transistor da integrare in dispositivi di uso comune come tablet e cellulari.
La ricerca – pubblicata sulla rivista scientifica “Advanced Sustainable Systems” – è stata condotta dal Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa con i ricercatori delle università di Linz Bari. “Questa nuova tipologia di transistor, ecologica, economica e sostenibile, permetterebbe di non sprecare più le circa 80 milioni di tonnellate di lignina prodotte ogni anno e attualmente destinate a essere bruciate in bioraffinerie, con scarso rendimento”, spiegano dall’Università di Pisa.
L’impiego di questo materiale in un’industria elettronica “green” del futuro non comporterebbe nemmeno modifiche agli attuali processi produttivi. “L’uso della lignina permette non solo di abbattere i costi di produzione, ma anche di ottenere dispositivi più sostenibili e meno impattanti per l’ambiente – illustra Alessandra Operamolla, docente dell’Università di Pisa e responsabile del progetto – Al momento però non ci sono usi di massa per questo polimero, anche se il mondo della ricerca sta cercando di valorizzarla come fonte di materie prime”.
La novità è rappresentata dall’idea di sfruttare la lignina nell’ambito della produzione di apparecchi elettronici. “Fino ad oggi – prosegue la professoressa Operamolla – i ricercatori si erano concentrati principalmente su un suo possibile utilizzo nella produzione di sostanze chimiche, resine e altri materiali potenzialmente utili per sostituire le plastiche derivanti dal petrolio. Il suo impiego nella produzione di transistor potrebbe essere, invece, la prima soluzione concreta a uno spreco di risorse non più accettabile”.
Il gruppo di studio ha esaminato la struttura del polimero e le sue prestazioni nel dispositivo, individuando inoltre una correlazione tra il processo di produzione della lignina e le sue prestazioni, tanto che ora l’obiettivo è definire processi di estrazione che permettano di ottenere lignina di miglior qualità, così da rendere più sostenibili i processi di produzione della polpa di cellulosa da cui è fabbricata la carta anche per usi di imballaggio.