Nel 2022, la produzione di bottiglie è aumentata dell’1,5% immettendo sul mercato oltre 2 miliardi di “pezzi”, e quella di vasetti del 2,5%. Sono gli ultimi dati forniti da Assovetro che fa un bilancio generale sull’industria italiana del vetro. Per far fronte alla domanda crescente di contenitori, l'associazione di categoria ha previsto un investimento di 400 milioni per cinque nuovi forni di fusione da realizzare entro il 2024 che garantiranno un incremento della capacità produttiva del 12%. I dati del 2022 hanno fatto emergere però anche delle criticità: la volatilità dei prezzi energetici e l’aumento del prezzo del rottame ha raggiunto livelli mai visti in precedenza, passando da circa 25 Euro/ton a 200 Euro/ton. Questo aumento, oltre ad incidere sul costo dei contenitori (il rottame rappresenta, nella media circa la metà delle materie prime usate per la produzione di vetro e 1/3 del costo di produzione), pone un rischio in termini di mantenimento degli obiettivi di riciclo e di circolarità del settore: il costo di utilizzo del rottame ha ormai superato, infatti, quello della materia prima. Un’altra strada percorribile è quella del riuso, soprattutto in filiere come quelle dell’ acqua e del latte: bisogna però tener presente che il riutilizzo comunque genera un vantaggio ambientale solo per le distanze limitate (100 chilometri) e si adatta poco alla personalizzazione commerciale.
