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Vetro / O-I riduce del -38% i consumi

Con tecnologia oxy-fuel

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Consumi ridotti di oltre il 38% ed emissioni diminuite dell’80%: sono questi i risultati ottenuti da O-I presso lo stabilimento di Villotta di Chions, in Friuli Venezia Giulia, grazie a tecnologie innovative ad alta efficienza per la produzione di contenitori, in particolare la oxy-fuel, che utilizza l’ossigeno nei forni fusori. Lo stabilimento ha ospitato la decima tappa de “I cantieri della transizione ecologica”, iniziativa di Legambiente e Assovetro per incentivare la decarbonizzazione della filiera italiana del vetro.

L'uso di tecnologie avanzate non si è limitato all'ossicombustione – dichiara Alessandro Gardenal direttore dello stabilimento O-I di Villotta di Chions - altre innovazioni hanno interessato lo stabilimento vetrario, come il riutilizzo “circolare” del calore proveniente dai fumi in grado di preriscaldare il rottame di vetro delle raccolte differenziate prima di immetterlo nei forni di fusione. La maggiore temperatura del rottame in ingresso, richiede, infatti, un minor consumo di energia. Anche l'acqua capace di assorbire il calore di scarto dalle apparecchiature viene utilizzata per riscaldare le aree dell'officina, in un circolo virtuoso a zero sprechi”.

La strada che abbiamo intrapreso per centrare gli obiettivi europei al 2030 e 2050 di riduzione dei consumi e delle emissioni dispone - ha aggiunto Marco Ravasi, Presidente di Assovetro - di un portafoglio diversificato di soluzioni tecnologiche: uso diretto di energia elettrica prodotta da rinnovabili, green fuels come idrogeno o biometano, cattura della CO2 ecc.. Oggi grazie ad O-I abbiamo un esempio concreto di quello che il mondo del vetro è già in grado di realizzare, ma tengo a sottolineare come tutti i più importanti Gruppi internazionali sia del Vetro Piano che del Vetro Cavo, tra i quali Pilkington, Saint-Gobain, Verallia, Ardagh, Zignago e Bormioli sono estremamente attivi nello sviluppo di queste nuove tecnologie. Parliamo di investimenti consistenti valutati, per la sola decarbonizzazione, in 8 miliardi da qui al 2050”.