Gli imballaggi fanno atmosfera, ma non è facile 'piegarli' a significare anche altro rispetto alla funzione originale. Per esempio, se prendiamo le grandi casse per i trasporti industriali, realizzate con l'OSB, l'Oriented Strand Board, come possiamo far si che parlino d'altro?
La risposta è nella storia di oggi, che parte da lontano, nel tempo, e nello spazio: non quello delle grandi città e dei loro ritmi. Siamo a Castel Viscardo, una fra le più belle terrazze dell'Umbria. L'antico borgo in provincia di Terni, al confine col Viterbese e a 15 chilometri da Orvieto, guarda verso nord le anse formose e lussureggianti dell'antichissima valle del fiume Paglia ed inquadra in lontananza preistorici coni vulcanici, decapitati dal tempo e ricoperti di boschi di latifoglie e aghifoglie. Pace e dolcezza, in un panorama che blocca il pensiero ed invita alla sosta.
Ed una sera sostiamo al pub della famiglia Tiracorrendo, un cognome antico che conserva la memoria di lancieri capaci di scagliare giavellotti di frassino in battaglia. Quattro generazioni passano in questa rocca a ristorar i passanti, fino a quando Emanuele, oggi 40 anni, a 29 decide di arricchire l'ospitalità con la musica e la birra, oltre che col vino.
"Volevo che il locale diventasse anche una Music Box, un contenitore dove bere, incontrarsi, ascoltare musica soprattutto jazz, con un menù di accompagnamento a vini e birre fatto di pizze, hamburgher e piatti anche locali – racconta Emanuele – Ho cominciato pensando alle casse, alle grandi 'scatole' fatte di pannello OSB. Poi, ho cercato un progettista capace di costruire un'atmosfera di luci ed ombre, di tanti piccoli locali uno accanto all'altro, capaci di far stare insieme ma al tempo stesso di delimitare tavoli grandi e piccoli. Insomma, tante 'scatole' una vicina all'altra e soprattutto diverse una dall'altra."
Così nasce un packaging multiforme, un piccolo labirinto di legno che prende sostanza e forma a volte di pannello truciolare, a volte di tavole, addirittura di un tavolo da biliardo che diventa palco, piuttosto che di una porta della vecchia cantina del locale che diventa tavolo-vetrina.
Al Music Box di Castel Viscardo, luce e spazio variano in continuazione, la voce e la musica diffusa non si sovrastano l'una con l'altra, lasciando spazio allo scambio e all'incontro, in un'atmosfera che, grazie al calore del legno tal quale oppure elaborato, vuole evocare il calore dei rapporti umani, quelli reali, analogici, senza schermi e gigabyte.
