Ad inizio di quest'anno è nata CAP Evolution, la nuova realtà di Gruppo CAP che opera nei settori del Waste, Wastewater ed Energy. Gruppo CAP opera in un settore, quello dell’idrico, che tocca anche altri ambiti, come quello degli scarti e dell’energia”. Nel corso del tempo, è stato avviato un percorso di differenziazione delle attività, cominciando a produrre biometano quale risorsa energetica dai fanghi di depurazione, considerati quindi materia prima e non più scarto.
L'ultima evoluzione di Gruppo CAP è dunque CAP Evolution, la nuova realtà a servizio di imprese e comuni nata con l'obiettivo di dare nuova vita a scarti e rifiuti per contribuire a un presente e un futuro più sostenibili attraverso soluzioni innovative a sostegno della transizione ecologica.
La base industriale
CAP Evolution si occupa della gestione dei 40 impianti di depurazione del Gruppo: oggi è più corretto chiamarle 'bioraffinerie' perché, oltre a occuparsi del trattamento delle acque reflue, in molti casi valorizzano gli scarti: infatti, dai fanghi si possono ottenere fertilizzanti, bioplastiche, cellulosa, minerali e biometano. In tre poli impiantistici (a Canegrate, Robecco sul Naviglio e San Giuliano Ovest ), sono stati avviati processi dedicati alla gestione e al recupero dei rifiuti alimentari liquidi. Dalle attuali 30mila tonnellate si arriverà a 200mila tonnellate autorizzate nel 2028; è in programma l’avviamento al trattamento dei rifiuti liquidi (all’impianto di Rozzano) di oltre 107.000 tonnellate.
Energia termica
Negli impianti gestiti da CAP Evolution vengono trattati 350 milioni di metri cubi di acque reflue e il 34% viene già riutilizzato. Parallelamente vengono gestite oltre 80mila tonnellate all’anno di fanghi di depurazione, 40mila vengono reimpiegati in agricoltura, altri 14mila come fertilizzanti e 30mila sono termovalorizzati per produrre energia. L’obiettivo è quello di arrivare a termovalorizzare fino a 65mila tonnellate, e trasformarne 20mila in fertilizzanti.
Energia elettrica
CAP Evolution gestisce anche gli impianti fotovoltaici che forniscono agli impianti di Gruppo CAP energia da fonti rinnovabili. Grazie alla produzione derivante da fotovoltaico (ma anche agrivoltaico) e a una maggiore integrazione con Neutalia (l’impianto di termovalorizzazione di Busto Arsizio partecipato da CAP), CAP Evolution prevede di arrivare a sostenere il 50% dei consumi del Gruppo entro il 2030, con una forte accelerazione nel prossimo quinquennio, per passare dall’attuale 3% al 35% nel 2025, al 40% nel 2026 e appunto al 50% nel 2030.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili
CAP Evolution crea valore per il territorio fornendo alle comunità risorse ed energia ottenute attraverso processi sostenibili, sempre nel rispetto dell’ambiente. L’energia prodotta potrà essere condivisa anche con le comunità locali, garantendo al territorio sicurezza e sostenibilità energetica. In questo senso, CAP Evolution promuove la creazione delle CER, le comunità energetiche rinnovabili, uno degli elementi centrali del green deal della Regione Lombardia. Oggi sono già 13 i Comuni coinvolti per la realizzazione delle Comunità Energetiche nell’area metropolitana, che produrranno oltre 9 milioni di Kwh annui per un investimento di 10 milioni di euro. La prospettiva è quella di supportare 36 Comuni in totale. È previsto anche un investimento di 50 milioni di euro per lo sviluppo di impianti fotovoltaici e agrivoltaici che consentiranno di arrivare a produrre 70 GWH di energia.
Gruppo CAP è la realtà industriale che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città metropolitana di Milano secondo il modello in house providing, garantendo cioè il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Per dimensione e patrimonio, Gruppo CAP si pone tra le più importanti monoutility nel panorama nazionale. Nel 2022 si è aggiudicato il premio Top Utility Ten Years come Utility italiana più premiata negli ultimi dieci anni.