Una seconda occasione per i prodotti resi o che restano invenduti e possono finalmente diventare utili a chi ne ha bisogno: con il programma Donazioni di logistica, Amazon affianca i suoi partner di vendita nella donazione a enti di beneficenza, in un’ottica di economia circolare che riduce anche la produzione di rifiuti, oltre agli sprechi.
Dall’inizio del 2023, sono già stati donati prodotti per oltre 10 milioni di euro a 11 organizzazioni benefiche. Attraverso il programma, Amazon ha voluto eliminare le barriere che solitamente ostacolano la donazione, identificando gli enti destinatari e i rispettivi bisogni e gestendo i costi e la logistica della spedizione. Lanciato nel 2021, il programma è stato ulteriormente perfezionato con l’automatizzazione dei vari processi, che velocizza e semplifica per i venditori la gestione dell’inventario e di donazioni su larga scala e permette alle organizzazioni di ricevere un maggior numero di articoli.
Per quanto riguarda i resi, gli articoli vengono sottoposti a un processo di ispezione dettagliato: se il prodotto soddisfa gli standard di alta qualità di Amazon, viene etichettato come nuovo e rimesso in vendita. È ciò che succede nella maggior parte dei casi, fanno sapere da Amazon. Se invece un prodotto non soddisfa gli standard viene sottoposto a ulteriori controlli e a seconda delle sue condizioni può essere rivenduto come usato attraverso Amazon Seconda Mano, oppure a liquidatori, restituito al fornitore o donato in beneficenza.
"Negli ultimi anni, anche a causa dell'inflazione che ha ridotto il potere d'acquisto degli italiani, gli enti caritatevoli hanno ricevuto un numero crescente di richieste di beni di prima necessità. Siamo orgogliosi di contribuire a queste necessità promuovendo azioni che mantengono anche i prodotti in uso e riducono gli sprechi”, ha commentato Mariangela Marseglia, vp e country manager di Amazon Italia e Amazon Spagna.
Il deputato Maria Chiara Gadda, promotrice della legge antisprechi che prende il suo nome ha sottolineato che “donare le eccedenze per una azienda così grande è tutt’altro che semplice, in termini di numero di referenze e di modello organizzativo. I primi risultati del programma dimostrano che ormai il percorso è avviato, grazie alla positiva rete di collaborazione che Amazon ha costruito con i suoi partner di vendita e con le associazioni benefiche”.
La prima associazione ad aver beneficiato del programma è stata la sezione Monza e Brianza della Lilt (Lega italiana per la lotta ai tumori), che tra il 2021 e il 2022 a ricevuto circa 295mila euro di prodotti a sostegno del suo “Child care”, il progetto a sostegno delle famiglie colpite da tumori infantili.
Nel 2023, grazie all'introduzione di nuovi processi automatizzati che hanno permesso di scalare il programma, la lista dei beneficiari si è allargata a Progetto Arca, Fondazione Ant, Enpa, Hope for Ukraine, Centro Five e Banco Alimentare Piemonte. Nel 2024 si sono aggiunti Anteas, Cooperativa Mirafiori, Cooperativa Si può fare e Caritas diocesana di Napoli. Gli enti di beneficenza hanno ricevuto articoli che vanno da libri, giocattoli, mobili ed elettronica a prodotti tessili, abbigliamento, prodotti per l'igiene personale e integratori alimentari.