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Giambattista Gentili

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Materiali

Materiali / Un pallet a base di alghe marine

Bac-Land Pack si appresta a commercializzare un supporto di movimentazione contenente il 30% di residui vegetali marini; è prodotto a Saint-Malo, in Bretagna

Giambattista Gentili

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Alghe pallet in plastica bac land pack

Un pallet a base di alghe... Questo nuovo prodotto arriva dalla Bretagna, in Francia, e più precisamente da Saint-Malo, una delle capitali del mondo velico. È qui che Algopack produce bioplastica a partire dal sargassum, un’alga bruna che abbonda nella regione. Le alghe, ricorda la società, non sono altro che biomassa rinnovabile capace di stoccare 960 kg di CO2 per tonnellata; in più, non consumano acqua durante il ciclo di sviluppo. Il processo di produzione prevede diverse tappe, consistenti, in sintesi, nel separare la parte liquida di questa pianta marina dalla parte solida. La prima viene inviata all’industria cosmetica, mentre la seconda viene trasformata in plastica con applicazioni che vanno dal settore automobilistico alle forniture per ufficio, passando dalle attrezzature per la casa, i mobili, i prodotti per l’edilizia. L’azienda produce e vende anche bicchieri Eco Cup realizzati con estratti di alghe, ideali per eliminare l'uso dei tradizionali bicchieri di plastica monouso nei concerti, ma anche nel catering, negli uffici, nelle fiere.

Algopal pallet in plastica con polimero biobased
Bac-Land Pack, operatore francese sul mercato dei pallet in plastica con sede a Balma, alla periferia di Tolosa, nel sud-ovest della Francia, si è interessato a tale materiale per produrre pallet. L’attività dell’azienda è basata sul commercio e non sulla produzione: quindi, ha affidato a Shapers, un subfornitore del comparto dello stampaggio delle materie plastiche, la missione di produrre dei pallet in cui la materia prima è di origine rinnovabile. Quest’ultimo utilizza un mix composto da 30% di Algopack – così è chiamato il materiale di origine vegetale – e, per il resto, da polipropilene riciclato (PP), più vari additivi. I pallet vengono prodotti per stampaggio a iniezione a Aigrefeuille-sur- Maine (Loire-Atlantique). Shapers ha affron-tato e risolto alcuni problemi di composizione del blend e di comportamento degli stampi: ha anche cercato di aumentare di oltre il 30% di contenuto vegetale, ma senza successo: superato un certo limite, il composto vegetale presenta problemi di compattezza e di tenuta. Battezzati Algopal, i pallet a base di alghe hanno un prezzo superiore del 20% rispetto a quelli in plastica riciclata, ma Bac-Land Pack punta sulla loro origine vegetale per convincere il mercato, in alternativa ai prodotti in plastica. L’azienda si rivolge alle imprese che puntano più sulle fonti rinnovabili che sui materiali riciclabili. In particolare, il fornitore si rivolge ai settori cosmetico e farmaceutico, più sensibili a questo tipo di approccio, e promuove un prodotto 100% francese rispetto ai pallet monouso provenienti dall’Asia.

Pallet Algopal su prodotti per ufficio in magazzini Lyreco 2
Algopal può sopportare carichi di una tonnellata in modo dinamico e di due tonnellate in modo statico. Si possono impilare fino a 48 supporti, il che facilita la logistica e lo stoccaggio. Lyreco, proprietario di Algopack dal 2015, ha già investito in diverse migliaia di questi pallet: li utilizza all’interno dei propri magazzini per le forniture dei prodotti da ufficio.

Alghe pallet in plastica da Bac Land Pack
NEL FUTURO, ALGHE PER IL PACKAGING
Il mercato delle alghe ha in Europa un potenziale promettente, tra ricadute economiche, opportunità occupazionali e benefici ambientali. Secondo il rapporto ‘Hidden champion of the ocean’ di Seaweed for Europe, entro il 2030 potrebbe svilupparsi un mercato del valore di 9,3 miliardi di euro, capace di generare 115mila posti di lavoro.

Alghe Applicazioni
Attualmente la capacità produttiva dell’industria europea delle alghe è di 300mila tonnellate, che potrebbe diventare di 8 milioni: sono numerose, infatti, le applicazioni possibili: cosmetica, packaging bio, cibo destinato al consumo umano e animale, farmaceutica e nutraceutica, additivi, carburanti bio, servizi perla valorizzazione degli ecosistemi.
In Europa ci sono condizioni di crescita ideali, con acque fredde e ricche di sostanze nutritive, oltre a un contesto economico caratterizzato da una domanda in crescita e un vivace panorama di PMI e startup. Per dare impulso al settore, il report di Seaweed for Europe individua sei azioni mirate: ottimizzare i processi, attrarre gli investi- tori e creare collaborazione con gli stakeholder, definire standard e certificazioni, diffondere la conoscenza di benefit e potenziale, accelerare l’innovazione tramite la ricerca scientifica.

Due diversi tipi di produzione di alghe-report seaweed for europe
Per esempio, nel settore del packaging DS Smith ha in corso un progetto di ricerca quinquennale, iniziato nel 2021 e finanziato con 117 milioni di euro, che punta a individuare fibre innovative derivate da biomasse per sostituire i polimeri fossili; le alghe fanno parte del progetto che prevede una nuova struttura di prototipazione e test nel Regno Unito dove confluiranno test e studi da 50 centri di innovazione e dai partner di ricerca e sviluppo del gruppo.

Nell’area tematica che nel suo padiglione a Expo Dubai 2020 la Spagna ha dedicato alla conservazione della biodiversità, è stata data enfasi alle alghe marine e al loro ruolo di regolatore della CO2 e di fonte di materie prime per produrre sia alimentari sia non alimentari.