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Corsi / Formazione professionale in carcere

Il progetto di Fondazione Carta Etica del Packaging

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“Ripartiamo dal packaging” è un progetto formativo promosso da Fondazione Carta Etica del Packaging con l’obiettivo di generare valore sociale e professionale attraverso percorsi di approfondimento tecnico che diventino strumenti di riscatto e reale opportunità di lavoro per i detenuti. Le imprese possono sostenere il progetto per attivare poi percorsi di inserimento lavorativo, usufruendo deli incentivi fiscali previsti.
L’iniziativa, in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e con ENIP-GCT (Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale Grafica, Cartotecnica e Trasformatrice), sarà avviata tra settembre e ottobre 2025 presso la casa circondariale di Lodi, con l’intenzione poi di estenderla ad altri istituti penitenziari lombardi e nazionali.
In un settore strategico come quello della grafica e stampa per il packaging, che registra una crescente richiesta di personale qualificato – si legge nella presentazione a cura di Fondazione Carta Etica del Packaging – il progetto intende rispondere non solo alle esigenze del mercato, ma anche a un’urgenza sociale più profonda. L’obiettivo è costruire percorsi di apprendimento tecnico che siano, allo stesso tempo, strumenti di riscatto, consapevolezza e fiducia. Il lavoro, inteso come espressione di dignità e possibilità concreta di cambiamento, diventa così il fulcro di un cammino che unisce competenza e responsabilità, inclusione e futuro”.
Il corso prevede 75 ore di formazione in presenza dedicate a prestampa (25 ore), stampa (20 ore) e allestimento, finitura e assemblaggio (20 ore), oltre a 10 ore di verifica ed esercizi.
I partecipanti acquisiranno competenze tecniche e operative attraverso esercitazioni pratiche, utilizzo di software professionali, materiali grafici e supporti didattici strutturati. Il corso è progettato per trasferire saperi concreti, direttamente spendibili nel mondo del lavoro.
Le aziende interessate possono sostenere la partecipazione di un detenuto al percorso formativo con un contributo mensile di 500 euro. Il contributo permetterà di coprire i costi della formazione individuale, rafforzare il legame tra impresa, territorio e inclusione, contribuire alla creazione di una filiera produttiva più etica e consapevole.
Saranno proprio le imprese le protagoniste del reinserimento lavorativo al termine del percorso, attraverso l’attivazione di stage formativi, la proposta di periodi di prova in contesto aziendale o valutando l’inserimento lavorativo del partecipante. Una concreta opportunità per valorizzare i profili formati e accompagnarli in un percorso di autonomia.
Le aziende che assumono o formano persone detenute possono accedere alle agevolazioni fiscali e contributive previste dalla Legge 193/2000 (Legge Smuraglia), che promuove il lavoro penitenziario come strumento di reinserimento sociale.