Un gestione degli imballi più semplice, che elimina la necessità di stoccare formati diversi e riduce l’overpackaging: è l’obiettivo del progetto pilota avviato da DSV con la startup Voidless, specializzata in packaging on demand. Nel magazzino DSV di Modena entra così una nuova tecnologia, proprio nel cuore delle attività logistiche. Si tratta del macchinario P2 Core, in grado di produrre imballaggi su misura solo quando servono. Non si tratta solo di ottimizzare l’uso delle scatole, ma di ribaltare la logica tradizionale del confezionamento: non è più il contenuto ad adattarsi all’imballo, ma l’imballo che si adatta perfettamente al contenuto, con benefici immediati in termini di efficienza operativa, ottimizzazione degli spazi, riduzione dei costi e dell’impatto ambientale.
“Questa partnership – sottolinea Davide Uracchi, managing director di DSV Contract Logistics – rappresenta al meglio la nostra idea di logistica non convenzionale: una logistica capace di evolversi con intelligenza, mettendo la tecnologia al servizio delle persone e dell’ambiente. Voidless ha portato una visione, ma soprattutto ha condiviso il nostro spazio operativo, costruendo con noi una soluzione su misura che migliora i processi giorno dopo giorno”.
A caratterizzare il progetto è anche il modello di collaborazione adottato. Il team di Voidless non ha solo installato il macchinario, ma ha lavorato a stretto contatto con gli operatori DSV sul campo, vivendo quotidianamente il magazzino. Questo coinvolgimento diretto ha permesso di adattare rapidamente la soluzione alle esigenze reali e alle eccezioni operative, trasformando un’idea tecnologica in un vantaggio concreto e misurabile.
”Abbiamo scelto di non limitarci all’integrazione di una tecnologia esistente – aggiunge Massimiliano Rossetti, senior manager sustainability di DSV – ma di costruire un modello di collaborazione attiva, dove ogni passo è co-progettato sulla base delle reali esigenze operative. Il vero valore non risiede solo nella soluzione adottata, ma nella relazione che si è creata tra i team: la tecnologia evolve insieme a chi la utilizza. E in questo approccio, per noi, risiede il senso più profondo dell’innovazione.".
La sinergia tra i team ha portato a una configurazione del macchinario fortemente personalizzata: il range di formati gestibili è stato ampliato grazie agli input operativi di DSV, e oggi la P2 Core produce quotidianamente fino a 500 scatole al giorno, con dimensioni comprese tra 10x10x5 e 30x40x20 cm. È già in fase di test un ulteriore ridimensionamento (fino a 8x6x6 cm) per gestire minuterie e componenti tecnici nel settore “ricambi”, dove la personalizzazione è essenziale.
La macchina è stata adattata anche alla produzione di tramezze e listelli di cartone, riducendo ulteriormente lo sfrido. Il software proprietario riceve le misure dei prodotti e genera in tempo reale le specifiche della scatola ottimale razionalizzando anche la disposizione interna degli articoli.
                            



                                
                            
                            
                            
										
								
								
								
								
