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Mercati

Drinktec / Registrazioni aperte per i visitatori

Vdma ha presentato una panoramica di mercato su commercio e tendenze dei consumatori

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Sono aperte le registrazioni online per i visitatori di Drinktek, in programma a Monaco di Baviera dal 15 al 19 settembre. Da questo momento, a meno di sei mesi dall’evento, i professionisti del settore possono organizzare il loro viaggio e grazie alla nuova versione del sito, che contiene il database di tutti gli espositori e prodotti, anche pianificare il percorso all’interno della fiera.

"Vogliamo rendere il concetto tematico il più semplice possibile – spiega Markus Kosak, direttore esecutivo di Drinktec Clusterposizionando i nostri espositori nei padiglioni in base alle aree tematiche, laddove possibile". In questo modo, viene garantito un percorso strutturato in modo coerente, in grado di semplificare il confronto tra le varie soluzioni disponibili.
Tra le principali novità dell’edizione 2025 c’è la piattaforma delle anteprime (con lo slogan “The next big thing”) uno strumento in grado di fornire ai visitatori informazioni sulle innovazioni presentate dagli espositori. Le novità, selezionate e gestite da un gruppo di esperti, sono raccolte e presentate in una landing page e le informazioni dettagliate verranno messe a disposizione dei visitatori direttamente nel quartiere fieristico, tramite l'utilizzo di un qr code.

In occasione della conferenza stampa per Drinktec 2025, la Vdma, l’associazione tedesca per l’ingegneria meccanica e l’impiantistica, ha fornito una panoramica sul commercio di macchinari a livello globale, sulle** tendenze dei consumatori** nel settore beverage e sui temi di tendenza che saranno trattati durante la fiera.
Secondo la Vdma, il volume commerciale globale di macchinari per la lavorazione e il confezionamento degli alimenti registra da anni una continua crescita e ha raggiunto i 52,6 miliardi di euro nel 2023 (i dati riferiti al 2024 saranno disponibili a maggio 2025). Il commercio estero internazionale di macchinari per la lavorazione e il confezionamento degli alimenti ha toccato i 428 miliardi di euro, con una crescita regolare del 46% nel decennio 2014-2023, sulla base dei dati di esportazione riferiti a 52 paesi industrializzati.

Guardando all’Italia, nel 2023 sono state importate macchine per la lavorazione e il confezionamento per un valore di quasi 950 milioni di euro. La Germania, da tempo il più importante partner commerciale dell'Italia, fornisce quasi un terzo del volume totale delle importazioni (289 milioni di euro nel 2023), soprattutto macchine di riempimento e sigillatura, sulle parti di ricambio per le macchine confezionatrici e sulle macchine per il lavaggio e l'asciugatura di bottiglie e altri contenitori.

L'Italia è anche il primo esportatore di macchinari per l'industria alimentare e il confezionamento: nel 2023 l’export ha raggiunto un valore di 10,7 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente e di quasi il 40% negli ultimi 10 anni. Secondo i dati preliminari relativi al commercio estero europeo per il periodo gennaio-novembre 2024, la crescita proseguirà nel 2024, almeno al 5%. Questa forte posizione si basa in particolare sulla leadership nel settore delle cosiddette “altre macchine per l'imballaggio”.
Per le aziende italiane, gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato, seguiti da Francia e Germania. Nel 2023, le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno raggiunto il livello più alto finora registrato, con 1,5 miliardi di euro e un aumento del 23% rispetto all'anno precedente. Il secondo mercato più importante è la Francia (770 milioni di euro), seguita dalla Germania (553 milioni di euro).

Le prospettive future per i fornitori di impianti tecnologici sono positive grazie alla crescita dinamica dell'industria globale delle bevande. Come indicato dalla Vdma (su dati Euromonitor International), il volume delle vendite globali di soft drink aumenterà del 16%, fino a raggiungere i 972 miliardi di litri entro il 2028.
Il settore sta affrontando un modello di crescita a due velocità: i mercati maturi stanno abbracciando il concetto di premiumization (promettenti innovazioni funzionali e categorie che combinano salute e piacere, le cosiddette “blurred categories”), mentre nei mercati emergenti la crescita è dovuta a una maggiore accessibilità e convenienza e tiene conto di gusti locali e condizioni economiche.
Per le bevande alcoliche si prevede una crescita delle vendite globali del 9%, fino a raggiungere quasi 276 miliardi di litri nel 2028.

L'Asia rappresenta quasi un terzo del consumo totale di soft drink. La regione, stando alle previsioni, registrerà una forte crescita tra il 2024 e il 2028. Secondo Euromonitor International, le vendite di soft drink in Asia aumenteranno del 22% fino a toccare 294 miliardi di litri. L'unica regione a registrare un aumento maggiore, pari al 28% fino al 2028, sarà l'Africa/Medio Oriente, dove in alcuni paesi il consumo pro- capite è ancora molto basso. Nei mercati saturi dell'Europa occidentale, le vendite di bevande analcoliche aumenteranno del 5% entro il 2028 e del 2% in Nord America.
In Europa, l'Italia è uno dei maggiori mercati per le bevande analcoliche, con 15,7 miliardi di litri consumati. L'acqua in bottiglia rappresenta il 76% dei consumi con 12 miliardi di litri, seguita dalle bibite gassate con 2,4 miliardi di litri e una quota del 15%. I succhi di frutta e le bevande rtd rappresentano solo il 4% dei consumi totali. Secondo le previsioni, il consumo di soft drink nel mercato italiano rimarrà pressoché stabile in tutte le categorie fino al 2028.

Nel caso delle bevande alcoliche, l'Italia ha consumato un totale di 4,2 miliardi di litri nel 2024. Secondo Euromonitor, si prevede un incremento del 6,5% e un consumo fino a 4,5 miliardi di litri entro il 2028. Il vino è di gran lunga la bevanda alcolica più diffusa in Italia, con un consumo di 2,3 miliardi di litri e un incremento previsto del 6% e 2,4 miliardi di litri nel 2028. I consumatori italiani apprezzano sempre di più le birre artigianali, fenomeno che si riflette anche nel numero crescente di birrifici. Nel complesso, il consumo di birra in Italia nel 2024 è stato pari a 1,7 miliardi di litri e aumenterà di circa il 7% fino a raggiungere 1,9 miliardi di litri nel 2028. Le bevande analcoliche stanno diventando sempre più popolari dato che sempre più consumatori sono alla ricerca di alternative più salutari. Questo fenomeno ha portato anche allo sviluppo di un assortimento più ampio di vini, birre e liquori analcolici.
L'aumento globale del consumo di bevande analcoliche e alcoliche, sottolinea la Vdma, comporterà ulteriori investimenti in macchinari e impianti per lo sviluppo e l'espansione delle capacità produttive.