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Bluetooth

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La tecnologia bluetooth è stata sviluppata originariamente dalla società svedese Ericsson nel 1994 per applicazioni in ambito telecomunicazioni a cortissimo raggio. Il nome bluetooth trae origine da una figura storica del X secolo, il re danese Harald Blåtand (o Harold Bluetooth in lingua inglese), che fu molto abile nel riunire le diverse fazioni in guerra tra loro in quelle che oggi sono Norvegia, Svezia e Danimarca: allo stesso modo, la tecnologia bluetooth è stata progettata per consentire la collaborazione tra diversi dispositivi, come PC, telefoni cellulari, PDA ed altri dispositivi. Questo protocollo diverrà successivamente uno standard internazionale e oggetto della norma IEEE 802.15.1.
I dispositivi che supportano la tecnologia Bluetooth sono suddivisi in 3 Classi. Le Classi 2 e 3, normalmente utilizzate per esempio nei telefoni cellulari, negli auricolari e in dispositivi similari alimentati a batteria, sono meno performanti e, conseguentemente, più economiche rispetto alla Classe 1 che è quella normalmente utilizzata dai dispositivi previsti per l’ambiente industriale. La Classe 1 prevede una distanza massima di trasmissione in campo libero nell’ordine della centinaia di metri.
Bluetooth opera nella banda a frequenza 2.4 GHz, una banda libera ove i dispositivi possono operare gratuitamente e senza licenza d’utilizzo e che normalmente è destinata ad applicazioni in ambito industriale, scientifico e/o medicale (da cui l’acronimo Banda ISM). Per ulteriori prestazioni, vantaggi ed evoluzioni recenti, consultare la Guida per la Tecnologia Wireless pubblicata da Anie nel 2014, dalla quale è tratto il testo presente.