COM.PACK.news

La rivista online sull'eco-packaging |Abbònati al bimestrale

Marinella Croci

Condividi l'articolo su:

Automazione

Robotica / Prospettive di export per l'Italia

L’esperienza con le maggiori industrie europee favorisce rivela il potenziale

Marinella Croci

Condividi l'articolo su:

marchi di robot

L’esperienza accumulata con le maggiori industrie manifatturiere europee favorisce l’automazione e robotica italiana che scopre il grande potenziale di internazionalizzazione

I comparti della robotica e dell’automazione stanno attraversando un periodo di splendore e continua espansione, in parte dovuta al rallentamento imposto dalla pandemia e in parte al trend che vede queste tecnologie in prima linea per lo sviluppo sostenibile.

I robot infatti non si limitano all’applicazione nella meccanica tradizionale ma spaziano dall’agricoltura, dove vengono impiegati per localizzare ed estirpare gli infestanti, alle energie rinnovabili per la produzione di celle a combustibile, fino alla produzione di batterie.

L’associazione tedesca VDMA Robotics + Automation prevede che nel 2021 il settore della robotica e dell'automazione genererà in Germania un fatturato di 13,4 miliardi di euro (+11%) dopo che il fatturato era calato mediamente del 18% nel 2020 in seguito alla pandemia. E il futuro sembra essere ancora più roseo nel 2022, quando saranno completati i progetti avviati quest’anno.

Industrie target settore robotica
In Italia, dove robotica e automazione trovano applicazione anche nel tessile e in cosmetica, le prospettive non sono da meno: secondo la recente analisi di mercato di HowToRobot.com, hub digital che collega utilizzatori e fornitori di robot, il settore è favorito dall’esperienza accumulata con le maggiori industrie manifatturiere europee. Inoltre la tecnologia ora è diventata più accessibile rispetto al passato e dunque implementabile anche dalle imprese italiane, notoriamente di piccole e medie dimensioni. In termini di installazioni annuali, l’Italia si classifica al 6° posto, preceduta in Europa solamente dalla Germania.
installazioni di robot

Dall’indagine emerge che nel 2020 in Italia operavano nel settore 691 imprese, di cui 59 distributori, 301 integratori, 332 produttori di soluzioni robotizzate e 31 fornitori di sotto componenti oltre a 35 consulenti. In termini di clientela potenziale i fornitori italiani si posizionano al terzo posto con circa 547 potenziali clienti ciascuno, preceduta da Slovacchia (866) e Polonia (571). All’ultimo posto della classifica troviamo la Danimarca con 42 potenziali clienti per ciascun fornitore. Da notare che il costo della manodopera in Slovacchia e Polonia è molto basso e quindi la forza lavoro è ancora preferita rispetto all’automazione. Tuttavia, poiché non tutte le imprese italiane investono in robot, il dato numerico si riduce a 55 clienti per fornitore. Nella geografia della fornitura spicca la Lombardia con 379 imprese, seguita da Emilia Romagna, Veneto e Piemonte (da 144 a 179 ciascuna).
fornitori robot

Tra i settori applicativi, oltre alla cosmetica e al tessile, si distinguono anche trasporti e fashion ai quali vengono offerte soluzioni per la movimentazione, qualità, logistica, assemblaggio, saldatura, taglio, rimozione materiale…

Il potenziale di internazionalizzazione del settore, per HowToRobot.com, è alto e tra sei mesi uscirà un nuovo report.