COM.PACK.news

La rivista online sull'eco-packaging |Abbònati al bimestrale

Redazione

Condividi l'articolo su:

Automazione

Formazione / Luci sulle professioni del futuro

Perché rilanciare le discipline STEM soprattutto fra le ragazze

Redazione

Condividi l'articolo su:

discipline STE

Digital Twins, Industry 4.0, meccatronica, realtà virtuale, stampa 3D, economia circolare: oltre 120 bolognesi, esponenti dell’industria, dell’istruzione e della politica, anche il mondo accademico erano presenti all’evento Indovina che futuro scelgo allo storico Oratorio di San Filippo Neri (domenica 10 aprile nel capoluogo emiliano) ad ascoltare…un’orazione, o meglio la perorazione di una nobile causa: porre fine al confine fra scienza e tecnologia da una parte e materie letterarie dall’altra; poi ridisegnare una percezione corretta dell’industria; ed infine, cancellare l’idea che esistano professioni da donna.

Marinella Manicardi industry 4.0
Ovviamente la simbolica ‘orazione’ è stato in realtà un racconto-monologo dell’attrice Marinella Manicardi iniziato con musica e immagini. Un breve video ha alternato visioni di officine, opifici, manifatture e fabbriche fra ‘800 e ‘900 a quelle nate e diffuse dalla rivoluzione Industry 4.0: da polvere, rumore e scarsa illuminazione a spazi luminosi, asettici e quasi silenziosi, dove la ‘mente’ umana ha sostituito molta della fatica fisica.

L’attrice ha simulato i dialoghi fra genitori e figli, poi l’incontro fra lei e due famiglie-tipo per portarle con la sua esperienza ‘profana’ ma osservatrice a rendersi conto che ‘quell’industria’ non esiste più, che i processi sono cambiati, che le professioni sono molto diverse da ieri, che il confine uomo-donna sul lavoro, come nella formazione scolastica, è scomparso da anni. E che c’è un mondo, in Emilia-Romagna come in tutt’Italia, che invita genitori e ragazzi a scoprire cosa c’è dietro una stazione spaziale, una bustina di tè, un farmaco, un’auto sportiva, un apparecchio medicale.

Formazione scientifica professioni al femminile
Cinque ragazze che hanno scelto materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) si sono raccontate in differita attraverso altrettante brevi interviste: storie brevi per la giovane età ma intense per la soddisfazione di una prima, importante tappa del loro progetto di vita: “I forni noi donne non li usiamo, li progettiamo” ha concluso Marinella Manicardi prima di cedere la parola a Daniele Vacchi, direttore della fondazione ITS Maker, in rappresentanza anche degli altri enti che hanno sostenuto l’evento: Museo del Patrimonio Industriale, Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale, Fondazione Aldini Valeriani e Fondazione MAST.

DANIELE VACCHI FONDAZIONE ITS MAKER
“Siamo molto preoccupati del prevalere ancor oggi di pregiudizi che tengono lontani ragazze e ragazzi dalle professioni scientifiche – ha ricordato Vacchi – Il deficit professionale che lamentiamo è reale, l’industria è fatta di persone prima che di tecnologie, di uomini e donne, di genitori e figli che comprendano come la realtà stia cambiando più velocemente di quanto non si creda.”
Scienze o lettere? Entrambe ed insieme: lo stesso autore dell’Ultima Cena più famosa del mondo è lo stesso che usava il disegno tecnico per esplorare la natura riproducendola, per svelarne i meccanismi e inventare macchine capaci di sollevare l’uomo dalla fatica.