CAP Evolution, la società che gestisce i 40 depuratori di Gruppo CAP, aumenta il suo sostegno alle realtà del territorio.
L’impianto di Robecco sul Naviglio può infatti accogliere 27mila tonnellate di rifiuti liquidi e agroalimentari rispetto alle 4.800 precedenti grazie a un investimento di 150mila euro in turbine di ultima generazione, aumentando quindi le possibilità di trattare la frazione liquida, ridurre il consumo di energia e ricavare energia da biogas.
I vantaggi di questo upgrade risiedono anche nella possibilità di autoprodurre all’interno dell’impianto il 10% dell’energia rispetto a quella consumata, che fino a pochi mesi fa era del 6%. Non solo efficientamento, ma anche supporto a 27 comuni della fascia occidentale milanese rivolta verso il Fiume Ticino. Il polo impiantistico di Robecco sul Naviglio si conferma sempre di più al servizio delle imprese locali che possono così appoggiarsi a una struttura per lo smaltimento dei propri residui liquidi agroalimentari, abbattendo costi e impatto sull’ambiente, in termini di emissioni di CO2 e polveri sottili, derivanti dal trasporto.
L’impianto di Robecco è autorizzato a ricevere gli scarti provenienti dalle fosse settiche, il materiale della pulizia di fognature e caditoie stradali, i fanghi liquidi e i rifiuti da dissabbiamento di altri impianti. Progetti dedicati alla gestione e il recupero dei rifiuti alimentari liquidi sono stati avviati anche negli impianti di Canegrate e San Giuliano, con un piano che prevede di passare dalle attuali circa 30mila tonnellate a 200mila tonnellate autorizzate nel 2028 e l’avviamento al trattamento dei rifiuti liquidi presso l’impianto di Rozzano di oltre 107.000 tonnellate.