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Automazione

Nomisma / Dati su archivi e musei d'impresa

Oltre il 90% ha investito in digitalizzazione

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Da Nomisma e Museimpresa la fotografia degli archivi e dei musei d’impresa italiani

Gli archivi e musei d’impresa italiani, fortemente legati al territorio, hanno una forte vocazione al digitale e sono incentrati principalmente su innovazione, investimenti e valorizzazione del territorio. È quanto emerge dall’Osservatorio sul Turismo Industriale, realizzato da Museimpresa in collaborazione con Nomisma: la ricerca, presentata all’Assemblea Generale Ordinaria di Museimpresa, ha coinvolto 122 strutture in vari settori merceologici e di servizi, con il 66% situato nel Nord Italia. Il settore del food&beverage, bancario e assicurativo, e della moda sono quelli con il maggior numero di strutture dedicate alla memoria aziendale. Il 30% delle strutture ha oltre 20 anni e il 50% degli archivi è riconosciuto di "notevole interesse storico" dalla Soprintendenza.
Le aziende, che creano musei o archivi per preservare la storia aziendale e valorizzare il territorio, sono gestiti prevalentemente da donne (56%) e attraggono principalmente turisti italiani. Nel 2023, infatti, il 67% dei visitatori era italiano, mentre il 33% proveniva da Paesi europei, Nord America e Asia. L’ingresso è gratuito nel 63% delle strutture.
Le strutture (gratuite nel 63% dei casi) offrono visite guidate in italiano (93%) e in altre lingue (78%), ma anche supporti multimediali e interattivi (62%), materiali cartacei (52%) e percorsi inclusivi (44%). Il 47% prevede di introdurre applicazioni per smartphone e tablet nei prossimi anni. Oltre il 90% delle strutture ha investito in digitalizzazione, restauro, marketing digitale, formazione del personale e miglioramento dell’accessibilità negli ultimi cinque anni. I musei e archivi d’impresa utilizzano prevalentemente il sito web (92%) e i social network (78%) per la comunicazione (Instagram, Facebook e YouTube tra i più utilizzati) Circa il 40% utilizza anche Google Arts & Culture, riflettendo una forte propensione alla dimensione digitale.