COM.PACK.news

La rivista online sull'eco-packaging |Abbònati al bimestrale

Redazione

Condividi l'articolo su:

Imballaggi

GIFLEX / Valori nascosti del pack flessibile

Secondo seminario 2023 dedicato a tutti gli operatori della filiera: alla scoperta del potenziale insito in bisogni e contesti d’uso del flessibile

Redazione

Condividi l'articolo su:

GIFLEX ITALO VAILATI

Lo scorso 30 novembre si è tenuto presso la sede milanese di GIFLEX il secondo gruppo di lavoro previsto per quest’anno organizzato dal Gruppo Italiano Imballaggio Flessibile per far emergere le qualità degli imballaggi flessibili e il valore che esprimono per le persone, la società e l’ambiente.

GIFLEX imballaggio flessibile
Come per il primo gruppo di lavoro dello scorso 28 febbraio, al quale avevano partecipato solo aziende produttrici e trasformatrici del flessibile, al secondo workshop erano presenti 25 rappresentanti di imprese di tutta la filiera, comprese industria di marca (Barilla e Nestlé), grande distribuzione (Coop Italia), costruttori di macchine automatiche (Cavanna Group), fiere di settore (Ipack-Ima), istituti, consorzi e organizzazioni di consumatori (Istituto Italiano Imballaggio, Conai, Altro Consumo), studenti universitari (Università di Bologna) e giornalisti.
Clara Giardina ed Erik Ciravegna, con la collaborazione di Davide Pletto, dell’ Advanced Design Unit dell’ Alma Mater Studiorum di Bologna, hanno dapprima presentato il lavoro di mappatura e ricerca dell’Osservatorio Innovazione Packaging sviluppato per conto di Giflex fra il 2022 e 2023.

GIFLEX imballaggio flessibile
Successivamente, per avviare una riflessione al di là dell’imballaggio come mero oggetto tecnico, è stato avviato un sondaggio realizzato con Mentimeter sulla “flessibilità” a domanda unica: “Quali concetti viene istintivo associare al termine imballaggio flessibile?” I commenti guidati ai risultati hanno rivelato associazioni spontanee solo in parte prevedibili: termini come funzionalità, tecnologie digitali, inclusione e accessibilità, solo per citarne alcuni, rivelano domande nascoste che potrebbero diventare spunti di ricerca e sviluppo, ma non solo.
Dopo la presentazione della metodologia di lavoro basata sui valori guida e i trend dell’imballaggio flessibile e sul suo profilo identitario, oltre che su uno strumento generativo di value stories, i partecipanti hanno messo a fuoco 5 strumenti concettuali utili ad immaginare in forma di racconto la prestazione di valore che un imballaggio flessibile è in grado di generare: bisogno, contesto, prodotto, tipologia d’imballaggio, qualità e value drivers.

GIFLEX imballaggio flessibile
Suddivisi in 5 tavoli, i 25 partecipanti hanno sintetizzato con frasi brevi e concetti un bisogno, il suo contesto di riferimento; poi, hanno messo in comune questi microelaborati. Da qui la sorpresa: ogni tavolo doveva raccontare una storia di valore non basandosi sugli spunti elaborati da loro ma scegliendo bisogni e contesti elaborati da altri gruppi, mixando i punti fra di loro.

GIFLEX imballaggio flessibile
La stimolazione basata su logiche affini a quelle del pensiero laterale ha rivelato valori che coinvolgono diversi attori della filiera: dai converter e loro fornitori all’industria, dalla distribuzione al consumatore finale: il tutto non solo in chiave di marketing e comunicazione, ma anche di spunti tecnici, interessanti anche per chi si occupa di R&D. Prossimamente, GIFLEX renderà disponibile una sintesi delle storie emerse.