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Antonio Savini

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Imballaggi

COVID 19 / Produzione: a ottobre +2,1%, media UE -1,3%

Si prevede una ripresa ulteriore anche dopo la fine della seconda ondata pandemica. Meglio dell'Italia la Spagna, la peggiore la Germania

Antonio Savini

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Produzione imballi ottobre 2020 Italia
Produzione imballi legno italia ottobre 2020
Produzione imballi ottobre 2020 Italia
Produzione imballi legno italia ottobre 2020

La produzione italiana di imballaggi di ottobre si è, per la prima volta, collocata su valori superiori a quelli precrisi (+2,1% rispetto allo stesso mese del 2019). Il dato conferma la capacità di ripresa del settore una volta tolti i vincoli amministrativi imposti durante la prima ondata del Covid 19. Ci sono buone ragioni di attendersi uno scenario simile anche dopo la seconda ondata.

Nel complesso, la produzione italiana di imballaggi si è contratta del 2,4% nei mesi gennaio-ottobre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Ad ottobre, quasi tutti i comparti sono tornati su livelli comparabili o superiori a quelli dell’anno scorso. Solo la produzione d’imballaggi in vetro, anche se in ripresa, rimane dell’1,1% inferiore a quella dello stesso mese del 2019.

Ad ottobre, la produzione italiana di imballaggi ottiene un risultato migliore di quello dell’industria italiana, che segna una battuta di arresto (-2,6% rispetto a settembre 2019). Nel contesto internazionale, la produzione d’imballaggi dell’Unione Europea a 27 diminuisce in media dell’1,3% rispetto ad ottobre 2019. Nei primi 9 mesi del 2020, invece, la produzione europea ha subito un calo del 3,5%.

Se si considera la gravità delle perturbazioni economiche causate dalle misure anti-Covid19 nel Vecchio Continente, si tratta di una diminuzione relativamente contenuta. Dietro questo risultato si evidenzia uno sfasamento tra le dinamiche delle principali economie. Tra i grandi Paesi, da segnalare il buon andamento della produzione spagnola (+4,5% ad ottobre), mentre Germania e Francia restano su livelli inferiori a quelli dello stesso mese del 2019, rispettivamente del 2,7% e del 4,9%.